Il diario di velluto cremisi, un romanzo che tocca il cuore
Emily, scrittrice di un best seller americano, vive a New York, ma attraversa una crisi radicale, che la coinvolge su tutti piani. Si è appena separata dal marito Joel, che l’ha abbandonata per un’altra donna e ha inoltre il “blocco dello scrittore”. Dopo quel romanzo di esordio, diventato pellicola cinematografica, non riesce più a produrre nulla.
La verità è che quell’opera risponde alle aspettative di un vasto target e alle leggi del mercato, ma non dice nulla di suo; ora che vorrebbe scrivere mettendoci se stessa… nulla da fare. Su sollecitazione della sua più cara amica, decide di trascorrere un mese presso zia Bee a Braintridge Island, poche miglia la largo di Seattle, luogo edenico, nel quale ha trascorso l’infanzia.
Un rapporto fortissimo la lega alla zia, sorella della madre, un tempo indissolubilmente legate a ora così distanti. Come mai questa rottura? Come si spiega la sua difficoltà a relazionarsi con la madre? Perché dopo aver trascorso le vacanze da ragazza in questo luogo incantevole non vi è più tornata? Questi gli interrogativi che l’hanno sempre percorsa e che ora riaffiorano con più pervicacia come se finalmente dovesse guardarsi allo specchio della sua interiorità che non riesce ad emergere. E proprio in quella isola, in quella casa di zia Bee, piena di fotografie in bianco e nero e di stanze chiuse a chiave che Emily scopre qualcosa che le cambierà la vita rimettendone a posto il puzzle.
È tutto racchiuso in un diario dalla consunta copertina di velluto cremisi, in cui una donna di nome Esther racconta la sua storia di amore assoluto, avvincente e tragico per il bellissimo Elliot, una storia che risale al 1943. Ma chi sono costoro? Quale elementi la legano a lei, così prepotentemente coinvolta e identificata con Esther? Benché tutti tacciano intorno e si sottraggano alle sue domande, per Emily scoprire il mistero diventa una ragione di vita, perché sente nel cuore che dipanare quella storia equivalga a conoscere se stessa per ricominciare a sperare, perché il segreto di quelle pagine la riguarda da vicino. Così in effetti è e, dopo un intreccio complesso e perciò foriero di suspence e di colpi scena, tutti i tasselli del mosaico ritornano nel loro posto, ma non è detto che ogni cosa vada nel senso sperato.
La critica a Il diario di velluto cremisi
L’autrice Sarah Jio, effettivamente nata e cresciuta Seattle, descrive in modo accurato e circostanziato l’ambiente del romanzo, perché ne conosce da vicino ogni sasso. Il che conferisce un pregio in un più ad un romanzo dalla trama interessante, tragica e avvincente.
Benché i personaggi siano molti ne Il diario di velluto cremisi, l’intreccio si dipana in modo magistrale in un incastro che soddisfa le aspettative del lettore, anche se il destino dei protagonisti non sempre ha il lieto fine che il lettore vorrebbe. Ma anche questo dà spessore alla trama e ripropone in modo drammatico la complessità del reale, che spesso ci sfugge in tutti le sue sfumature. Si capisce bene che dietro un romanzo del genere, ben costruito, c’è un equipe competente e un editor di qualità, cui la scrittrice rivolge i suoi ringraziamenti più sentiti. Perché ormai è noto che l’autore presenta una trama e, se questa risulta interessante, la Casa editrice si attiva per portarla a perfezione. Ne viene fuori un romanzo che il Library Journal ha eletto come il miglior libro dell’anno 2011.
Benché io ami la letteratura impegnata, devo riconoscere che un libro scritto in maniera sciolta e corretta, con una trama che lascia col fiato sospeso in attesa dell’evoluzioni degli avvenimenti, impegnando poco la testa ma molto il cuore fa bene allo spirito ed è adatto dai 14 ai 100 anni, a chi ama leggere entrando in empatia con la storia e sognando con essa. Un libro da leggere sotto l’ombrellone.
Il diario di velluto cremisi è disponibile per l’acquisto su Ibs.it a 7,65 euro.