Madaline: Corrente Benedetto e Stefania Quattrociocchi
Mi è piaciuto molto questo romanzo, penso che io sia la prima a recensirlo; ho scritto tutto io stavolta e anche se non sono molto brava spero di aver dato un senso a questo libro, sebbene il piacere che si ha nel leggerlo, quello no, non si può descrivere…
Questa storia comincia in modo strano, narra di una ragazza in Romania che incontra un bel ragazzo di cui si innamora e rimane incinta. Come un classico che si ripete sempre, il marito si rivela inaffidabile ed inutile oltretutto con i suoi comportamenti da delinquente. La sua scomparsa poi mette in pericolo sia la donna che la figlia in quanto ha truffato degli uomini senza scrupolo. Allo stesso tempo la donna avverte il bisogno di recarsi al lago nero. Lo stesso lago che al paese tutti temono perché considerato il lago dei suicidi. Lo stesso lago in cui suo nonno Mark, un vecchio selvaggio che viveva sempre nei boschi, si suicida. Un nonno con cui Madaline ha un rapporto speciale.
La povera ragazza cerca prima di rifarsi una vita lavorando prima in una conceria per pelli e poi in bar il cui proprietario si innamora di lei. Ma Madaline non riesce a provare nulla per quest’uomo. Riesce a contattare allora una zia fuggita in Italia. Questa zia di nome Elisabetta si è sposata con un vecchio dottore con cui vive a Formia nel Lazio in una meravigliosa villa. La mamma e la figlia vengono accolte dalla famiglia. Qui la ragazza intreccia un rapporto con un poliziotto e poi con un altro commerciante. Non le piaceva vivere sulle spalle della zia e con l’aiuto del dottore apre un’attività commerciale. Ma né la zia Elisabetta né l’amica del cuore Domenica – una pittrice – riescono a far trovare un uomo a Madaline. Improvvisamente appare un giorno per uno spettacolo itinerante Filippo, nome d’arte Darko, del quale la donna si innamora subito. Riesce a conquistare il cuore di quell’uomo nonostante lui sappia di avere un tumore inoperabile che potrebbe mettere fine alla sua vita. Proprio mentre sta con quest’uomo, apprende che la madre Alina sta per morire. Così torna in Romania accompagnata da Filippo. Lì cambierà tutto…
Non vi voglio anticipare la parte più bella ed intensa di questo romanzo, che ha dei tratti molto poetici e forti. I personaggi e i loro animi sono ben descritti, per ognuno di loro scorgiamo quasi un profilo psicologico. La narrazione è bellissima, presenta forse qualche piccola imperfezione linguistica, dovuta probabilmente all’esordio dei due autori.
Il finale in Venezuela mi ha sorpreso, non mi aspettavo che potesse finire così… ma mi è piaciuto dopo aver riflettuto su come è strana la vita.