Il bordo vertiginoso delle cose | Gianrico Carofiglio Il bordo vertiginoso delle cose | Gianrico Carofiglio

Il bordo vertiginoso delle cose di Gianrico Carofiglio

"Il bordo vertiginoso delle cose" di Gianrico Carofiglio - cover

“Il bordo vertiginoso delle cose” di Gianrico Carofiglio – cover

In una mattina come tante, al solito bar,  sempre con la solita colazione, Enrico leggendo il giornale rimane sgomento. Basta leggere un nome per fare un tuffo nel passato. Da Firenze, prepara la valigia con solo qualche cambio e torna a casa, a Bari… in vacanza o per rimanerci per sempre?

Chissà! Finita la scuola, Enrico lascia la sua famiglia, i suoi amici in cerca di una vita nuova. Ma sono tante le cose lasciate sospese, tante le frasi non dette e le scelte non fatte. All’epoca la cosa più semplice era andar via, ma a quale prezzo?

Carofiglio narra un viaggio nel passato

Comincia così un viaggio nel passato, nei ricordi. Riaffiorano i vecchi sentimenti, i rancori, le amicizie, gli amori e le delusioni.  Da qualche parte ho letto che Gianrico Carofiglio ha definito il suo libro un “racconto di violenza”. Sì, perché ad un certo punto il bravo, timido, sensibile Enrico scopre nella violenza, una possibilità per riscattarsi dal grigiume nel quale crede di essere. Sono d’accordo, ma non per gli stessi motivi che hanno spinto l’autore ad affermarlo. Il bordo vertiginoso delle cose è un libro violento perché “violentemente” ti mette davanti a te stesso. Sono diversi gli episodi che ti lasciano l’amaro in bocca. In particolar maniera mi ha colpito l’incontro con un pensionato: un perfetto sconosciuto con il quale Enrico riesce ad esprimere sentimenti che teneva nascosti dentro di sé.

Carofiglio scrive “a volte parlare con uno sconosciuto è più semplice. Hai meno giustificazioni da dare”. È così, proprio perché non devi difenderti dal giudizio di nessuno, per cui ti apri, ti confessi, ti dai finalmente la colpa;  e come per magia ecco che le cose cominciano a cambiare. Affrontare le proprie paure è l’unico modo per eliminarle.

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Carofiglio ha una scrittura pulita, schietta. Descrive esattamente, senza troppi fronzoli attorno. Forse l’essere stato un magistrato lo ha aiutato sotto questo aspetto. Accadono tante cose brutte in questa storia, ma nessuno giudica. Quello che rimane è che ognuno è quello che è, perché fa delle scelte ma anche perché una serie di circostanze non permettono o permettono che queste scelte vengano attuate.

Il bordo vertiginoso delle cose: il significato del titolo

Per sintetizzare in maniera spicciola potrei dire che questo è un racconto di storie cominciate per caso: per caso si legge una notizia su un giornale; per caso dei carabinieri passano nel posto giusto al momento giusto; per caso un professore si ammala e ne arriva un altro che lascerà nell’animo del protagonista ben più di una qualche lezione. Per caso.

Ed ecco che magicamente capiamo anche il significato del titolo “il bordo vertiginoso delle cose”. Sì, perché parafrasando Robert Browning (l’autore del verso a cui Carofiglio si ispira) a noi interessa l’emozione che si prova a stare sul bilico tra il giusto e lo sbagliato, tra il vivere e lasciare che le cose accadano, tra quello che è meglio per noi e quello che si racconta agli altri. Browning lo dice meglio di me nel suo “Bishop Blougram’s Apology”, ma anche Carofiglio rende bene l’idea.

Non è un caso difatti che il libro sia stato pubblicato di recente e che sia già tra i primi in classifica. Edito da Rizzoli (320 pagine, disponibile anche in eBook) è un viaggio, un ricordo, una strada proiettata verso il futuro.

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Autore: Egidia Lentini

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1 Commento

  1. Mi piacerebbe scrivere, ma iniziare a 72 anni non e’ semplice. I libri di Carofiglio sono stati una delle cause della mia voglia di scrivere, e non so se esserne grato o dispiaciuto. Particolare importanza ha avuto il romanzo Il bordo vertiginoso delle cose

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  1. La casa nel bosco, un libro di Gianrico e Francesco Carofiglio - […] l’ex magistrato tanto per capirci) che io ho amato tantissimo (se volete dare un’occhiata ho scritto qui del Bordo…

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