Autobiografia di un cane di Riccardo Fornasiero
Che cosa può fare un irruento e focoso cane bianco di razza boxer, dopo un’intera e intensa vita trascorsa in ineludibile simbiosi con Rico, il proprio compagno umano, quando sente che le forze cominciano a mancare e il dolore fisico fare capolino tra le articolazioni e le ossa, mentre l’arco della propria vita volge al termine? Null’altro che riavvolgere il lungo nastro della memoria, e ripercorrere gli affastellati momenti trascorsi insieme.
È questa la premessa che apre Autobiografia di un cane, il romanzo d’esordio di Riccardo Fornasiero. Per una volta, però, si assiste a un rovesciamento di ruoli: non è il proprietario a raccontare di corse sfrenate lungo impervi sentieri di campagna, di battute di caccia improvvisate contro nemici inventati, di impetuosi abbracci e rovinosi approcci con gli esseri umani, di litigi e giochi con altri pelosi, di ruvide avventure nei boschi e tormentati incontri con il mare. Questa volta è Rudy, è questo il nome del simpatico e buffo muso schiacciato presente nell’immagine di copertina, a prendere in “zampa” la virtuale penna, o tastiera (anche i cani si evolvono!), e a raccontare le avventure e disavventure vissute e un’originale visione del mondo. Ne esce un ritratto vibrante e appassionato del pensiero a quattro zampe a un metro scarso da terra, una filosofia della vita incentrata sugli odori e il fiuto, sull’istinto e la consapevolezza di essere cane e, quindi, per definizione! … migliore dell’uomo; fa da premessa alla storia, infatti, una frase, che suona come una dedica ma soprattutto come un’affermazione di principio: “il cane è quel che di meglio c’è nell’uomo”.
Rudy si racconta, insomma, e lo fa utilizzando una parola asciutta e agile, senza orpelli ma coinvolgente, modellata sul pensiero canino, facendo dono agli umani, con cui ha condiviso la propria esperienza terrena, delle emozioni e della coscienza che albergano lo spirito di un animale. E, allora, adeguatamente preparati, ci si lascia coinvolgere dalle commoventi storie di vita con altre compagne a quattro zampe, dai sofferti tentativi di conquistare il cuore e il corpo di una pelosa della sua stessa razza, dai maldestri tentativi di cacciare una lepre o inseguire un airone negli sconfinati spazi della campagna. Si assiste ai difficili momenti iniziali nella costruzione di un rapporto con il proprio compagno bipede, e all’assimilazione delle regole di convivenza imposte dagli umani. Ci si addentra nei ragionamenti e nelle riflessioni del pensiero canino in maniera così naturale e spontanea che, al termine, ci si ritrova a condividere con Rudy un nuovo modo di intendere la vita e il mondo, scevro di orpelli ed elucubrazioni tipici del ragionamento umano. Rudy affida a una sorta di autoanalisi canina il proprio messaggio e l’acquisizione della consapevolezza dell’equilibrio raggiunto nella difficile arte della convivenza con la famiglia umana. Ma il suo lascito più importante sarà affidato, nelle toccanti pagine finali, a un messaggio al compagno di tutta la vita che lo assiste nel difficile e doloroso momento della separazione: il lungo e frastagliato sentiero che Rudy e Rico hanno percorso insieme è arrivato in prossimità del bivio finale, dinanzi al quale ognuno sarà messo di fronte a una scelta, quella definitiva e senza ritorno.
SCHEDA LIBRO
TITOLO: Autobiografia di un cane
AUTORE: Riccardo Fornasiero
ISBN: 978-88-98355075
PAGINE: 218
EDITORE: I.B.U.C.
COLLANA: Colpi d’a.l.a.
GENERE: autobiografia
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013 (Novembre)