Laura Bassutti, autrice del racconto Morte in Pineta
Laura Bassutti racconta ai lettori di recensionilibri.org la sua passione per i libri gialli rivelando i dettagli dell’opera e non nascondendo i suoi progetti futuri. Curiosiamo insieme 😉
INTERVISTA A LAURA BASSUTTI
Una scelta coraggiosa quella di lasciare un così importante lavoro, avvocato, per dedicarsi alla scrittura, c’è una specifica motivazione alla base di questa scelta?
L’esigenza profondamente sentita e imperiosa di reinventare la mia vita sia dal punto di vista personale che professionale. Il primo passo è stato trasferirmi per amore in Spagna e quindi dedicarmi a tempo pieno a una delle grandi passioni della mia vita: scrivere. Scrivo sin da quando ero bambina.
Da dove proviene questa passione per i libri gialli?
Da Agatha Christie, che per me rimane insuperabile. I suoi gialli, che rileggo spesso, riescono sempre a sorprendermi.
La tua scrittura e le tue storie sono influenzate da qualche autore passato o contemporaneo?
Credo di dover moltissimo ad autrici come Agatha Christie, Alicia Gimenez Bartlett e Fred Vargas. E alla Donna Leon degli inizi.
Morte in Pineta è ambientato in un mondo ricco e benestante, insomma all’interno di una società agiata, ha una motivazione particolare questa scelta?
No, il racconto è frutto dell’ispirazione di un momento: mi trovavo in albergo in una località di mare che ho frequentato per anni. Credo in ogni caso che un giallo possa ambientarsi e svolgersi in qualsiasi sfera sociale. Più che il ceto, direi che sono rilevanti il movente dell’assassino, le motivazioni e le circostanze personali dell’omicida e della vittima.
Progetti futuri?
Un romanzo rosa con una lieve sfumatura gialla, una serie gialla e una raccolta di racconti con varie tematiche e ambientazioni.
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