Certe strade semideserte: Intervista a Roberta Impallomeni
Certe strade semideserte è un’antologia di racconti, pubblicata da Leima Edizioni, disponibile su ibs.it a € 10,20. Sui temi e sui particolari di questa prima pubblicazione della giovane casa editrice palermitana, abbiamo intervistato la curatrice del volume, Roberta Impallomeni.
CERTE STRADE SEMIDESERTE: INTERVISTA A ROBERTA IMPALLOMENI, CURATRICE DELL’ANTOLOGIA
Qual è stato il criterio con cui sono stati scelti scrittori con percorsi differenti e racconti altrettanto diversi l’uno dall’altro?
Edizioni Leima è una casa editrice giovanissima e l’antologia “Certe strade semideserte”, essendo la nostra prima pubblicazione, è in un certo senso la nostra “dichiarazione programmatica”, il manifesto di ciò che siamo e che vogliamo essere. Così abbiamo coinvolto autori già affermati e che avevano pubblicato con importanti case editrici nazionali, affiancandoli ad autori emergenti, che hanno pubblicato un solo volume ma che hanno ottenuto un buon successo di pubblico. In ultimo, abbiamo voluto dare spazio anche a una giovane scrittrice emergente, perché Edizioni Leima per noi è sinonimo di qualità senza essere preclusa alla novità.
Qual è il fil rouge che lega questi otto scrittori siciliani?
Quando abbiamo ideato il concept dell’antologia abbiamo preparato una scheda che illustrava il nostro progetto editoriale e l’abbiamo inviata agli autori che volevamo coinvolgere nella stesura dei racconti. Si trattava, come già evidenziato, di autori dallo stile e dal vissuto editoriale molto diversi. Abbiamo quindi scritto loro di muoversi con la massima libertà espressiva e artistica, lasciandosi guidare dalle suggestioni date dai versi iniziali della poesia di Eliot. Unica caratteristica comune richiesta, era che nella storia fosse presente una strada, reale o immaginaria che fosse.
Come mai la scelta di puntare su una raccolta di racconti, in un momento non facile per le case editrici e per il mercato librario in generale?
Il nostro primo libro volevamo che fosse corale, quindi l’antologia era quasi una scelta obbligata. Inoltre, come casa editrice, crediamo molto nella forza del racconto. Questa forma narrativa non ha goduto di grande successo presso gli editori, negli ultimi anni. A nostro avviso, invece, i lettori amano i racconti, proprio per la facilità e la brevità di lettura che essi consentono. In una società veloce come la nostra, che tende sempre più al “mordi e fuggi” e alle emozioni improvvise e condensate, il racconto si può considerare come la struttura narrativa più rappresentativa del nostro tempo.
Certe strade semideserte, un’espressione tratta da una poesia di Eliot, accomuna questi otto racconti? Ce ne vuole parlare?
L’incipit della poesia di Eliot è un invito a una passeggiata notturna, per certe strade semideserte per l’appunto. Il “canto” del poeta è un continuo appellarsi a questo “tu”, a questo altro che lo accompagna ascoltando la narrazione. Un “tu” che, in fondo, è ogni lettore, continuamente evocato dallo scrittore. Così abbiamo chiesto ai nostri autori di pensare al proprio racconto come a una passeggiata, ad un percorso – storico, reale, immaginario o ricordato – da fare insieme al lettore. Passeggiata durante la quale nasce e si dipana una storia, che dia senso compiuto a quell’incipit della poesia, a quel “Allora andiamo, tu e io […] andiamo per certe strade semideserte”, e che al contempo animi quelle stesse strade di personaggi e di emozioni.