Incredibilmente Blu, l’interessante esordio di Mélina Airoli
“Aleggiava leggero e inconsistente lungo le brumose scogliere irlandesi, confondendosi con la nebbia.
Era la nebbia.
Era un filo d’era, era un granello di sabbia, era il vento che ululava forte, era la polvere sulla giacca d’un viaggiatore, era una goccia di rugiada su di un esile petalo d’erica. […]
Eppure anche un essere immortale aveva degli obblighi e dei patti da rispettare.”
“Iris si avviava, stringendosi nel suo dozzinale cappottino rosso in fibra sintetica lungo la strada che, ormai da quasi quattro anni, percorreva ogni mattina per recarsi al lavoro. Duecento metri o poco più, fra le calli e piccoli ponti della città più famosa al mondo, la sua prigione galleggiante, come scherzosamente definiva Venezia.”
Al suo esordio come scrittrice, Mélina Airoli merita un plauso per il suo Incredibilmente Blu. In genere, ci vuole un bel po’ affinché una lettura mi colpisca, ma la Airoli ha saputo ben congegnare emozioni e morale, fantasy e romanticismo, in uno stile che non ha niente da invidiare a qualche penna nota. Forse perché in Incredibilmente Blu è la stessa autrice a mettersi in gioco: in Iris, la protagonista, c’è tanto di lei, dall’essere vegana all’avere un compagno di vita musicista fino ad amare follemente i gatti.
La storia si dipana su tre differenti periodi, ognuno dei quali associato ad un diverso personaggio del libro: in Incredibilmente Blu troviamo tre attori di spicco – Iris, Leaf e Raphäel – ognuno contraddistinto da un colore d’occhi mutevole e peculiare – nero, verde e blu – che ne incarna l’anima stessa, e che li rende capaci di parlare solo con uno sguardo, senza proferire parola. La connotazione fantasy è sofisticata, tanto che in alcuni punti sfugge, e sembra quasi di trovarsi dinanzi ad una normale storia quotidiana, amara e difficile, che ha lontani i suoi tempi di gloria maggiore. Eppure è proprio la componente fantasiosa dell’opera che riesce ad offrire ampio respiro al libro, che riesce a staccarsi dal semplice romanzo rosa ponendo Incredibilmente Blu al di sopra di una banale etichettatura.
La musica classica è poi una apprezzata componete sostanziale di quest’opera, così come lo è la necessità di inviare un messaggio – a tratti un po’ troppo pressante – della cultura vegana, dell’importanza di ogni singola specie in contraddizione con lo specismo imperante. Il finale lascia probabilmente aperta una porta sul futuro e su tutti gli scenari possibili, sia “tangibili” che per un eventuale sequel tutto votato al fantasy, anche se, a mio modesto avviso, una redenzione così come intesa (leggasi desiderata) nel libro resta molto più che un miraggio.
Note sull’autrice di Incredibilmente Blu
Mélina Airoli è nata a Roma nel 1980 da genitori sardi. Ha vissuto ad Alghero fino al completamento degli studi superiori, e si è poi trasferita a Venezia per iscriversi alla facoltà di Pianificazione del Territorio. La Laguna non è stata fin dall’inizio sua amica, fino a quando non incontra l’amore e sposa proprio un veneto. È mamma e vegana convinta.
Incredibilmente Blu è il suo libro d’esordio, edito da Senso Inverso Edizioni e disponibile per l’acquisto su Ibs a 14,45 euro.