Recensione: Genoma di Marco Bertolino
Pubblicato online da Simonelli Editore, Genoma è un thriller decisamente sui generis, incentrato su temi che non cessano di essere oggetto di discussione: la manipolazione dei geni, la clonazione, la sperimentazione sugli esseri umani. La trattazione di argomenti di tale complessità testimonia un’accurata preparazione in materia di genetica, biologia e biotecnologia. Ma la serietà delle tematiche non impedisce all’autore di incastonarle all’interno di un plot serrato e teso, caratterizzato anche da una particolare attenzione all’ambientazione delle vicende, che si svolgano a Londra, sull’Isle of Skye o in Thailandia.
Il romanzo è imperniato sulla complessa e pericolosa indagine affrontata dal protagonista, David, alla ricerca delle prove per scagionare la memoria del suo migliore amico: gli eventi sono narrati con gli occhi dell’uomo, per far scattare un’identificazione fra il lettore e la sua visione del mondo. Allo scopo di evidenziare l’iter psicologico di David, l’autore adotta un’insolita evoluzione stilistica: inizialmente più frastagliata, a rispecchiare il tormento del personaggio principale, la scrittura si fa via via più piana e distesa. L’utilizzo del monologo interiore di stampo joyciano cede lentamente il passo a una narrazione più tradizionale, man mano che l’egocentrismo del protagonista si apre all’amore, agli altri, al mondo circostante.
Genoma si distingue anche per i numerosi riferimenti cinematografici, alcuni dei quali di semplice individuazione, altri più complessi e rivolti agli appassionati della settima arte come l’autore, che proviene dalla critica cinematografica. I nomi dei personaggi rimandano infatti tutti a personaggi di film, cui li legano anche somiglianze caratteriali e/o di ruolo: per esempio, il protagonista si chiama David Huxley, come l’ingenuo professore di “Susanna” di Howard Hawks interpretato da Cary Grant; la sua amata si chiama Constance Petersen, come l’affascinante dottoressa di “Io ti salverò” di Alfred Hitchcock, e così via. Anche i titoli dei capitoli del libro coincidicono con quelli di pellicole più o meno celebri, ma tutte importanti (da Il grande freddo ad Apocalypse Now, da Matrix a Io ti salverò) che, lungi dal configurarsi come sterili citazioni, influenzano inevitabilmente il meccanismo narrativo: per intenderci, vi sono eventi o frammenti di dialogo che omaggiano il film cui il titolo si riferisce.
Ed ecco in breve la sinossi di Genoma:
David Huxley, un professore universitario di storia del cinema in piena crisi esistenziale, si ritrova a perdere il suo più caro amico: Peter Blood, un brillante ingegnere genetico, muore infatti in circostanze misteriose. Dopo il funerale dell’uomo, suo padre Alfred consegna a David un taccuino e una chiavetta USB che il figlio gli aveva affidato, dopo avergli confessato di essere in grave pericolo a causa della sua partecipazione a una rivoluzionaria scoperta scientifica. Sospettando che la morte dell’amico non sia stata accidentale, e pur recalcitrante, inizia a effettuare delle ricerche. Parlando con diversi personaggi che conoscevano Peter, raccoglie prove che lo convincono sempre più che si tratti di omicidio. Conosce intanto l’ex fidanzata di Peter, Constance, con cui intesse una fragile relazione amorosa. Dopo varie peripezie, David vedrà ribaltate tute le sue certezze e finirà per mettere a repentaglio la sua stessa vita…