Il Cuore bianco: un thriller alla scoperta di sé
Uno sguardo rivolto verso l’intero, l’inestricabile complessità che ci abita come chiave di lettura per la scoperta dei frammenti dell’altro. È il volano dell’immaginazione a guidare la lettura di Il Cuore Bianco di Fabio Galetto, disponibile su Feltrinelli.it a soli €13,50.
“Mi diverte ascoltare chi è convinto di capire a fondo i comportamenti delle persone. Questo romanzo nasce dalla convinzione che ognuno di noi è impegnato anzitutto nella comprensione e nell’esplorazione del proprio mondo interiore. Si tratta di un territorio sconfinato che include molte zone inesplorate, e non ci lascia il tempo per analizzare il mondo altrui del quale conosciamo soltanto una minuscola parte”.
Un flusso di pensieri che allestisce atmosfere e convoglia dubbi, intenzioni, sentimenti delle figure coinvolte. Il Cuore Bianco è una lettura che si presta alla meditazione, senza per questo assumere le forme difficili della saggistica. Non sorprenderà il lettore sapere che Fabio Galetto è anche autore di tre manuali sulla crescita caratteriale.
Il coinvolgimento suscitato deriva anche dall’adozione di uno stile proprio del thriller, che avvolge di mistero i numerosi protagonisti, poco attenti all’evolversi degli eventi, quanto presi da una propria, e sempre diversa, interiorità. È intorno a questa collezione di universi paralleli, preda di avvenimenti su cui sembra non possano intervenire, intrecciati di relazioni sociali e personali, che si costruisce una trama dove nessun volto è mai ciò che appare.
Il punto di vista offerto sui personaggi del romanzo regala lo spunto per riflessioni, immedesimazione, grazie a un gioco sottile, misurato sul non-detto, sul ruolo del piano descrittivo come strumento per pause narrative utili ad arricchire semanticamente l’opera. Il ritmo narrativo, d’altro canto, è serrato, merito dell’uso della dimensione dialogica.
La trama parte da una premessa singolare, per non dire bizzarra: in una cassetta di sicurezza si cela una sostanza destinata a mutare per sempre il destino degli uomini, la Folgore di Dio. Chiamato a recuperarla il Duca, uno strano mendicante. Oltre al Duca conoscerete Artes e Donny, suoi manipolatori, che a loro volto subiscono l’egida della Corporazione. Piramide di potere il cui vertice pare un lontano miraggio, quasi imperscrutabile.
La via per comprendere lo svolgimento e il significato delle vicende è iscritta nel colpo di scena. Presto vi chiederete se sia solo il caso a decidere l’esito delle azioni, se una mente superiore stia esercitando un potere sulle figure oppure se sono i personaggi stessi, con il loro carico di capacità e debolezze a scrivere questa storia.
Se vogliamo possiamo rinvenire alcuni precetti, che risuonano di cultura ellenica, quali il ruolo della conoscenza di sé al fine di compiere atti importanti. Scoprire in se stessi quegli elementi che conducono al capolavoro, essendolo anzitutto, come ci ricorda Nietzsche. Sviluppare il proprio “demone” e farlo secondo misura, gli insegnamenti dell’oracolo di Delfi attraversano Il Cuore bianco.
Insomma, Il Cuore Bianco è un libro adatto sia al lettore distratto che apprezza anche il gusto di leggere per leggere, sia al fruitore appassionato dei significati posti oltre la superficie delle cose e della trama. Un libro per rileggersi, da un altro punto di vista.