Pasquale Capraro | Il tessitore di stelle, Cinquemarzo Libri
Pasquale Capraro racconta la sua attività di scrittore e anticipa ai lettori di rldevel.omniteca.it i suoi progetti per il futuro; autore de Il tessitore di stelle, qui recensito, presenta oggi il suo libro e si esprime sulle ragioni della passione per l’astrologia e l’astronomia…
Intervista a Pasquale Capraro
Qual è il motivo che l’ha spinta a scrivere un romanzo fantasy, thriller e po’ fantascientifico ?
Sono sempre stato affascinato dall’Astrologia e ho studiato questa scienza per capire se l’umanità può essere regolata o influenzata dal movimento delle stelle, se può esserci un nesso tra il creato e la nostra vita, delle risposte alle nostre domande esistenziali:
Perché siamo qui? Cos’è il cielo? È forse un calendario animato che influenza il nostro destino?
Il bagaglio di queste informazioni mi hanno spinto a scrivere un fantasy thriller come a voler lanciare delle domande all’Universo e, consapevole che il pensiero come l’energia, viaggia attraverso delle onde, desiderare di ricevere delle risposte… nell’anima.
Si è ispirato a qualche classico del genere per scrivere Il tessitore di stelle?
Non mi sono ispirato a nessun classico, nel senso che ho letto poco ma ho scritto ciò che sentivo al momento, lasciandomi trasportare dagli eventi e dalle emozioni.
Nel romanzo sia l’astronomia e sia l’astrologia hanno un ruolo molto importante, c’è un legame fra queste scienze e la sua vita personale o nella sua vita di scrittore?
Nella mia vita di scrittore sia l’astronomia che l’astrologia contribuiscono a generare la stessa domanda: perché sono qui? Scrivere è forse la mia via? Il mio destino? E’ questo il significato della mia vita? Tutti noi lo cerchiamo. Forse la ricerca ci spinge ad essere aperti verso tutto, ci spinge a diventare ricercatori di noi stessi permettendoci così di crescere e migliorarci. La vera astrologia era ed è una via iniziatica, che attraverso la conoscenza di se stessi e la conoscenza della natura conduce alla conoscenza di Dio.
C’è qualche personaggio nel romanzo verso il quale, anche emotivamente, si sente più vicino o che, in qualche modo, può rappresentarlo?
Nel Tessitore di Stelle, Nibea è il personaggio che sento più vicino al mio modo di essere. Forse perché simboleggia l’elemento “guida” inteso come maestro spirituale o morale che aiuta l’essere umano nel cammino di vita. Una sorta di insegnante insomma.
Il finale del libro è sorprendente ed emozionante, un finale che lascia qualche speranza?
Il finale si apre alle possibilità della vita, alle alternative come opportunità del destino che giungono e che dobbiamo valutare. Il filo conduttore del romanzo è l’amore che lega un padre a suo figlio e l’amore fra due giovani che si conoscono per caso. O per destino? L’amore è un’energia che si trasforma. Ci lega, è un seme che va coltivato.
Ha nuovi lavori in vista per il futuro? Sta scrivendo altri romanzi di questo genere letterario ?
Attualmente sto scrivendo un testo cabarettistico ma avrei intenzione di creare un sequel de Il tessitore di stelle. Questo dipende dal riscontro del pubblico. Mi piace comunque sperimentare generi diversi per capire meglio quale strada letteraria intraprendere. Scrivo quello che sento in base alla mia ispirazione e, come tutti gli artisti, cerco di comunicare attraverso una forma, in questo caso la scrittura; e, se questa poi, arriva a colpire il pubblico, capisco di aver creato un’opera bella.
Forse un’opera d’arte.
Giannandrea Mencini