Anya Seton, Katherine: lo scandalo dell’amore
I valori di un’epoca lontana, come nebbie di un passato che dischiudono un’era fatta di intrighi, travolgenti passioni e dolorose vendette. Katherine di Anya Seton, edito da BEAT e disponibile in edizione economica su IBS a soli € 13,18, è un’avventura letteraria pensata per gli amanti dei best seller romantici, racchiusa in un’affascinante cornice storica.
Siamo nell’Inghilterra del XIV secolo, protagonista Katherine, lontana capostipite di quella che diverrà la dinastia Tudor. L’opera intreccia sapientemente eventi storici principali e accadimenti significativi per lo svolgimento della trama, incentrata sull’amore vissuto dalla giovane Katherine nei confronti dell’affascinante John di Gaunt. Uomo destinato a sconvolgere per sempre la placida esistenza della ragazza.
Katheine, educata in un convento, frequenta la corte di Enrico III dove conosce il cavaliere Hugh Swynford, suo futuro marito. John e Katheine, infatti, al loro primo incontro, sono entrambi già sposati. Premessa ideale per una storia d’amore contrastata, gettata in pasto a un’epoca ammantata di un radicato vello d’ipocrisia. Scandalo d’amore che porterà con sé morti, vendette e conflitti nell’alta società inglese. Ma proprio questo è ciò che alimenta l’animo romantico dei due innamorati.
Katherine di Anya Seton è anche, verrebbe quasi da dire soprattutto, un grande affresco di un tempo medievale, fatto di residenze reali, tornei, battute di caccia e sfarzosi banchetti. Secoli di luci e ombre, come la grande epidemia di peste del 1348 la Morte Nera, che ucciderà un terzo della popolazione, già stremata dalla carestia.
Katherine e John coronano il loro sogno d’amore solo dopo la morte del marito di lei e della moglie di lui. Due episodi luttuosi, che, come in ogni imperturbabile ciclo di vita, conducono alla rinascita, alla vittoria del sentimento sulle logiche utilitaristiche della società. Una volta riunita, la coppia non sfugge comunque alla clandestinità. Condizione promiscua che riserverà però la gioia di quattro figli. Preludio al coronamento dello struggente sogno romantico? Non esattamente.
I bambini vengono additati con disprezzo dalla comunità, i Bastardi Beaufort (dal nome di un possedimento di John in Francia). Mentre la povera Katherine, così come riportato dalle cronache dell’epoca, sarà definita «a witch and a whore» (una strega e una prostituta) e «a devil and enchantress» (un demonio e un’incantatrice). Solo lo sfarzoso matrimonio del 1396, nella cattedrale di Lincoln, donerà un prevedibile, quanto anelato, lieto fine.
Katherine di Anya Seton, l’opinione della critica
L’opera ha riscosso lodi sperticate da parte del mondo della critica. È «uno dei migliori romanzi storici mai scritti, in cui l’analisi profonda del carattere umano risalta sullo sfondo vivace dell’Inghilterra sconvolta dalla Morte Nera e dalle rivolte sociali» (Saturday Review). Mentre si tratta di «una grande avventura, magnificamente narrata» per il Philippa Gregory. Ancora. «L’entusiasmo di Anya Seton per il suo personaggio e la sua epoca è contagioso. Katherine ne emerge come una figura piena di vitalità e ardore» (Daily Telegraph)