Campanelle azzurre e fischietti magici. Il fantasy di Silvia Larenza
Campanelle azzurre e fischietti magici di Silvia Larenza autopubblicato e disponibile su Amazon.it è un romanzo fantasy. Con infinito piacere recensisco questo delizioso romanzo di un’autrice emergente che di già, con questa sua prima opera, ci dà prova di eccezionali doti di narratrice.
Un’ambientazione temporale intorno agli anni ’60 dai tratti autobiografici dà inizio alla storia, per svolgersi unicamente in un mondo irreale ed immaginario, frutto della straordinaria fantasia dell’autrice. La protagonista Michela è una ragazzina dotata di molta immaginazione, molto composta ed educata, pur essendo solo una bambina. È molto intelligente e brillante, la sua testolina ricca di sogni ci accompagna in svariate e magiche avventure dopoché, in una sera d’estate, viene “rapita” da tre simpatici omini: Cammo, Tollo e Babu e con loro intraprenderà un suggestivo viaggio in un mondo chimerico, chiamato “Mondo Parallelo”. In realtà Michela, divenuta amica di questo strano Popolo, risulterà essere la “chiave” per la ricostruzione del loro antico sapere, “…un libro in cui è racchiuso il nostro Passato e la cultura magica del nostro Popolo”. Ogni abitante del Mondo Parallelo dispone di poteri magici, rappresentati non dalle consuete bacchette, bensì da campanelle azzurre e fischietti appesi al collo, da cui fuoriescono note per improntare musiche a strumento d’aiuto e supporto in qualunque situazione e vicenda.
Michela ed i suoi amici dovranno affrontare dure prove lungo il loro cammino e si troveranno anche a lottare contro una forza oscura e crudele che minaccia la sopravvivenza del popolo del Mondo Parallelo. L’amicizia e l’affetto tra Michela e gli omini saranno la loro forza per riuscire nell’intento. Gli “omini” descritti ricordano gli gnomi della narrativa norvegese, immagini surreali che rivelano il lato più profondo della psiche umana; essi vedono più lontano di un semplice umano e scoprono tutto ciò che risulta nascosto, si avvicinano alla comunicazione affidandosi al cuore. Lo stile del romanzo, ben 275 pagine, è molto fluido, di piacevolissima lettura e denota evidenti ed espressive proprietà linguistiche. La trama è ottima, ben curata ed ordinata in scaletta. Silvia Larenza riesce a comunicare ed attirare la nostra attenzione con efficacia ed ottime qualità espositive; il ritmo della narrazione è perfettamente equilibrato, il suo linguaggio è ricco, creativo e lontano dagli scontati schemi del genere fantasy, utilizzando ingredienti giusti tra ritratti dettagliati e suggestive immagini descrittive della natura e di ogni personaggio. Il racconto è una vera scenografia, propria di un’autrice che nella vita si dedica all’arte pittorica e decorativa. Il fantasy nella narrativa contemporanea esiste solo se c’è un mondo immaginario, diverso dal mondo reale e la funzione liberante dell’immaginazione è un ottimo veicolo per trasmettere attraverso la storia inventata l’utilizzo della parola con estro.
L’autrice rievoca le fiabe della sua infanzia, soprattutto perché legate ai rapporti affettivi più importanti: i nonni. I messaggi lanciati dal romanzo sono molteplici. La durezza della vita con tutte le sue complicate conseguenze, viene ammorbidita dalla fantasia, appagante nei suoi desideri nascosti, utile per l’evasione dalla realtà, il “potente sortilegio”, in grado, dunque, di creare piccole magie, ripercorrendo il passato, che mai si dimentica. Chi può affermare con assoluta certezza, che il fantasy sia un genere solo adatto ai bambini? Io l’ho letto con molta attenzione e posso assicurarvi che Campanelle azzurre e fischietti magici è una lettura che calza a chiunque necessiti di trovare nell’immaginario stati emozionali che soltanto una corretta fantasia agevola verso l’esternazione. Questo è davvero un fantasy che stimola la creatività di tutti. Complimenti vivissimi a Silvia Larenza e alla sua straordinaria bravura.