La Malafede di Renato Testa | Gruppo Albatros Il Filo
Questo libro espone le ragioni dell’ateismo. Dimostra che tutte le prove tradizionali dell’esistenza di Dio, quella ontologica, quella cosmologica o causale e quella finalistica, quest’ultima anche nella forma aggiornata del disegno o progetto intelligente, sono fallaci e inconsistenti. Ne consegue che, se non ci sono prove dell’esistenza di Dio, allora vuol dire che Dio non esiste. In più abbiamo una prova formidabile contro la sua esistenza, valida in particolare contro il Dio cristiano, quella fondata sulla constatazione del male nel mondo. Se Dio è onnipotente ed infinitamente buono perché esiste il male? Perché soffrono e muoiono i bambini? Perché c’è stata la Shoah? Se Dio è amore, perché per i suoi figli diletti ha creato le pene eterne dell’inferno?
La maggior parte del libro è dedicata alla critica del cristianesimo. Per Nietzsche “esser cristiani oggi è indecente”, perché il nostro tempo sa e non può non sapere che il cristianesimo è un coacervo di miti, leggende e superstizioni arcaiche, di assurdità ormai improponibili. Si può credere ancora, come afferma la Chiesa, che la Bibbia contenga la parola infallibile di Dio? Gli errori e gli orrori, le sciocchezze e le sconcezze, le assurdità e le contraddizioni – tutti rigorosamente documentati – che la farciscono dimostrano, al di là di ogni ragionevole dubbio, che essa è opera di umani impostori. Ma se cade la rivelazione, cade anche la religione dell’unico vero Dio.
Vengono sottoposte a critica spietata anche le “nobili e sublimi idiozie” della morale evangelica. Ha ragione Robert G. Ingersoll: “Se un uomo, oggi, seguisse gli insegnamenti del Vecchio Testamento, sarebbe un criminale. Se seguisse rigorosamente quelli del Nuovo, sarebbe pazzo”. Questo e molto altro, argomentato sempre con logica stringente, si trova nel libro, che è voluminoso ma non pesante, scritto in una prosa scorrevole e chiara, accessibile a tutti, vivacizzata da una frizzante vena di caustica ironia.