I miei filosofi di Edgar Morin
Ripercorre il cammino della filosofia nei suoi secoli di storia attraverso il pensiero dei suoi massimi ambasciatori, riletti alla luce della finezza interpretativa di Edgar Morin, uno dei più noti filosofi e sociologi della contemporaneità. Stiamo parlando di I Miei Filosofi di Edgar Morin, edito da Centro Studi Erickson e disponibile su Feltrinelli.it a soli € 13,60 .
Si tratta di un’opera che giunge dopo il successo riscosso da La mia sinistra, Pro e contro Marx e Il gioco della verità e dell’errore. Morin riporta al centro la questione della storia del pensiero organizzata in tappe dove si addensano idee e limiti della natura umana. Un’analisi profonda delle contraddizioni, un elogio alla complessità della filosofia. Proprio per questo si tratta di un’opera che rifugge ogni facile sintesi, ma lascia al lettore il bisogno di soppesare, contemplare e riflettere sui contenuti. “La semplificazione è il male: dobbiamo pensare che il semplice e il complesso sono legati; c’è voluta una favolosa complessità di interazioni biologiche e sociali per arrivare a un semplice sorriso”.
Il vero protagonista, se proprio vogliamo eleggerne uno nella vastità del testo, è la complessità della mente umana, espressa da letture immortali e decodificata dall’immediata lucidità di Morin. Il filosofo opera una connessione con ogni opposizione, rintracciando una sutura tra culture diverse, da quella umanistica a quella scientifica, dall’uomo faber a quello ludens. Un uomo sapiens che è anche demes. Percorso teso a sconvolgere completamente la prospettiva cartesiana, animata dalla disgiunzione tra corpo e mente, tra natura e cultura.
La linfa vitale dell’opera è costituita dalle basi del pensiero occidentale, partendo dalla cultura greca passando per Nicola Cusano, Pascal, Hegel, Marx fino a toccare il novecento. A ciò si aggiungono i contributi intellettuali dei pesi massimi dell’arte, da Dostoevskij a Proust, da Illich a Beethoven. Uno squarcio nel mondo della filosofia che non teme il rischio dell’indisciplina.
Affasciante il versante di lettura etico de I Miei Filosofi, che porta all’estensione dell’etica di comunità a tutti gli esseri umani, alla luce di un’identità assoluta tra universo e catastrofe. A dispetto delle apparenze, non abbiamo esclusivamente una forma di crudeltà materiale fine a se stessa. A fianco di tale aspetto si intrecciano i legami stabiliti tra gli uomini e le loro credenze e culture. “Resistere innanzitutto a noi stessi, alla nostra indifferenza e disattenzione, al nostro lassismo e al nostro vittimismo, alle nostre cattive pulsioni e meschine ossessioni”.
La difficoltà risiede proprio in questo, ritrovare (o scoprire) una sensibilità al dolore e al rispetto in un universo fatto di pulsioni contradditorie. “La conoscenza illumina ed oscura nello stesso tempo. La nostra conoscenza progredisce nello stesso tempo della nostra ignoranza. D’ora in poi la conoscenza deve lavorare a fianco dell’ignoranza”.
Leggere I Miei Filosofi è scoprire il dialogo con la genialità accumulata dal tempo nelle pieghe delle memoria umana, una miniera inesauribile di forze, nello stesso momento, costruttive e sterminatrici. Potenze da riscoprire all’interno di noi stessi.