Vino e Venere di Gabriele Peritore Vino e Venere di Gabriele Peritore

Vino e Venere di Gabriele Peritore

Peritore Gabriele – Vino e Venere. La passioni di un sommelier per il nettare d’uva…

Le Edizioni Libreria Croce pubblicano Vino e Venere di Gabriele Peritore nel 2012. Tracannabile! E dopo che l’hai tracannato ti rendi conto che è sorseggiabile. Ballabile! E dopo che lo hai ballato ti rendi conto che è da dondolarcisi lentamente.

Il continuo parallelo tra il vino e le donne che il protagonista vive in questo romanzo coinvolge e incuriosisce; trasporta in un’atmosfera ebbra, morbida, picaresca e sognante nello stesso tempo, riuscendo a fare una descrizione ampia della complessa bellezza femminile.

Questo romanzo riesce ad analizzare in maniera divertente e divergente le componenti storiche, lavorative ed emozionali del mondo del vino.

La componente storica è affidata al personaggio di Tommaso Avia, docente, enologo, produttore di vino che elargirà generosamente, al suo protetto, nozioni sulla vite e sulla vita, che spesso si assomigliano enormemente.

La componente lavorativa è affidata al personaggio Giovanni Marsalese. Importante notare che il settore enologico in Italia è uno dei pochi in fase positiva, rispetto ad altri settori che vivono un momento di stasi o di crisi. Giovanni grazie al suo diploma di sommelier riuscirà a rimediare qualche lavoretto e a superare i suoi momenti di precariato economico.

La componente emozionale è affidata alla presenza delle donne, che, anche se, si imbattono in un seduttore incallito, un Don Giovanni dell’ultim’ora, non perdono mai la loro consapevolezza e la loro emancipazione. Spesso sono loro a scegliere e non ad essere scelte.

Questo agile romanzo affronta, inoltre, delle microtematiche relative alla possibilità di sbagliare, senza redenzione o riscatto, o alla precarietà lavorativa ed esistenziale dei personaggi e all’importanza dell’eterno femminino nella storia dell’umanità e della coltura e cultura della vite in particolare.

LEGGI ANCHE:  Quarantine Prophets. Futuro fragile | Luca Speranzoni

La forma commedia, come in altri lavori che hanno trattato il tema del dongiovannismo, si presta benissimo a ricomporre l’atmosfera che si crea quando si beve un buon vino; allegra, gioviale, e anche nei momenti di tristezza assomiglia alla corposità di un vino robusto.

Durante la lettura si respirano profumi inebrianti.

Storia, emozione, ritmo.

Da leggere assolutamente.

 

Autore: Anita Luce

Condividi Questo Post Su

Invia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *