Quando la pioggia corre, il romanzo d’esordio di Sergio Boffetti
“Ecco finalmente il momento, l’ora di fuggire lontano da questo posto. Dopo aver visto quell’aereo dalla finestra della mia stanza me ne sono andato, lasciando la porta di casa mezza aperta. Ho portato con me soltanto uno zainetto con i miei risparmi, la mia tromba e uno spuntino, nel caso mi venisse fame. […]
Mi volto in direzione dei colpi che sento battere dietro di me. Il signor Arturo sta zappando il suo orticello mentre sua moglie strappa le erbacce con due braccia orribilmente muscolose.
Non sospettano che ho intenzione di non tornare mai più.”
Comincia così il romanzo d’esordio di Sergio Boffetti Quando la pioggia corre, edito da 0111 Edizioni, un libro che, quasi con ferocia, racconta il dramma dell’abuso sui minori e dei disagi familiari vissuti da un ragazzino appena tredicenne.
Il protagonista de Quando la pioggia corre non ha nome, si sa solo che ha tredici anni e tanta voglia di fuggire dalla sua triste e dannata vita, una vita che, man mano, si pone come flashback al lettore in tutta la sua crudezza, senza risparmiare colpo alcuno. Interessante il caleidoscopio di personaggi singolari. La scrittura è notevole, anche se la narrazione in diversi punti subisce brusche impennate di monotonia. Proprio per i temi toccati all’interno del romanzo, si consiglia la lettura ad un pubblico consapevole, pronto a recepire con lucidità il “fiume nero di questa storia” così come lo stesso Boffetti la definisce.
Con poca roba e tanta speranza, dunque, il ragazzino protagonista de Quando la pioggia corre ha un solo obiettivo: quello di raggiungere la Francia e suo zio Ulisse, che vive in un paesino a pochi chilometri dal confine, l’unica soluzione per aspirare ad una vita normale, senza più sofferenze. Ma trovare zio Ulisse non è affatto facile, in quanto il ragazzo non conosce né il nome della cittadina francese, né l’indirizzo al quale giungere. La sua avventura in Quando la pioggia corre, dunque, sarà ancora più frastagliata, ma il tredicenne ha fortuna e, quasi per caso, incontra per davvero il suo parente.
Il ragazzo entra così in un luogo magico, il circo. Infatti zio Ulisse è il proprietario del celebre Magnifico Circo dei Miracoli, un posto dove la diversità è un valore aggiunto, un pregio di vanto, e dove ricominciare un’altra vita sembra più facile, fra i lustrini del caso e il cerone sul volto, e dove i riflettori della scena cancellano ogni passato nefasto. Ma si sa, una volta spente le luci, le apparenze possono non essere più in grado di reggere il confronto con l’amara realtà…
Note sull’autore
Sergio Boffetti è nato a Bergamo nel 1982. Ha cominciato a scrivere fin dalla più tenerà età – circa otto anni – per esorcizzare un evento infausto e, da allora, ha continuato ad utilizzare la scrittura come arma per diluire le proprie paure.
Diplomatosi in grafica pubblicitaria, nel 2008 ha ricevuto un riconoscimento nazionale “per il suo importante messaggio di pace” al premio letterario dedicato a Tiziano Terzani “Firenze per le Culture di Pace” al quale ha partecipato con il racconto “Grazie, Merry”.
Quando la pioggia corre è il suo romanzo d’esordio pubblicato da 0111 Edizioni.