Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry
Vanità, superbia, non-sense, eccesso, delirio, onnipotenza, ammirazione, impotenza. Ma anche amicizia e amore. Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, edito da Bompiani e disponibile su InMondadori a soli 6,72 €, è un’opera dall’alto spessore semantico, collocata nella letteratura per ragazzi per la scelta di un linguaggio simbolico, all’apparenza astratto e distante dalle sembianze del reale. Ma qual è la realtà e come muta secondo lo sguardo con cui la si osserva?
Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry costruisce significati posti all’incrocio di prospettive, raffrontando desideri, velleità, debolezze del mondo adulto agli occhi di una fanciullezza in cui è iscritto tutto il futuro delle nevrosi, dei deliri, delle ambizioni inappagabili degli uomini. Un bambino che rivolge lo sguardo all’uomo e se ne stupisce: “I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: “Qual è il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?” Ma vi domandano: “Che età ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?” Allora soltanto credono di conoscerlo”.
Oltre all’uomo c’è la natura, c’è una vita trascendente i confini terresti che abita l’universo, diversa eppure simile alla nostra. La natura è interlocutore da interrogare per comprendere e sviluppare sentimenti d’amore, d’amicizia, d’attenzione alla fragilità. Non per questo assistiamo al riduzionismo di una lettura manichea, nella grazia della rosa abita il gusto amaro della menzogna. La vita assomiglia a se stessa in ogni angolo, in ogni stella del cielo spruzzata di tradimento.
Parla anche la mutezza delle atmosfere, fatte di deserti, notti, pianeti, arricchite dall’acqua, dalle piante. È una saggezza, quella di saper leggere l’altro, persino l’alterità più indifferente per gli uomini, che Il Piccolo Principe offre al lettore capace di apprezzare il gusto delle fiabe, il valore di critica a una gretta, stupida, riduttiva, dimensione adulta. Tanto assurda quanto codificata nella quotidianità. Eppure basterebbe poco, guardare il mondo dagli occhi di un alieno.
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