Come le stelle del cielo. Un romanzo di Roberto Tufariello
“L’umanità come le innumerevoli stelle del cielo… Splendida ognuna di esse e ancor più bello il loro essere insieme: un cielo stellato, appunto…”
Queste parole, ascoltate un giorno, hanno colpito lo scrittore bolognese Roberto Tufariello. Il loro significato è evidente: tutti gli esseri umani, nella propria individualità, sono una “piccola meraviglia”; l’umanità, che riunisce in una cosa sola la loro bellezza, brilla al pari di un intenso cielo stellato. Gli uomini tutti, diversi nel modo di essere, di pensare, di agire, presentano aspetti che li valorizzano, li esaltano, li rivelano come persone da amare e apprezzare. E Come le stelle del cielo, pur essendo un’opera essenzialmente autobiografica, presenta innumerevoli personaggi, reali, noti o no, di cui fa cogliere il valore morale, il pensiero, l’onestà, i sentimenti.
Questa la storia dello scrittore: egli, fanciullo nella Bologna del secondo dopoguerra, viene avviato agli studi nel collegio seminarile. Giunto al sacerdozio, si avvede, dolorosamente, di aver compiuto un percorso errato. È costretto quindi a mutare il proprio progetto di vita, così come gli amici migliori gli consigliano. Inizia una esistenza “nuova”, ma pur sempre finalizzata all’impegno sociale, alla dedizione agli altri. Il fortunato incontro con una giovane donna, capace di capirlo e di amarlo, gli permetterà anche di godere di intensi affetti familiari.
Il lavoro si sofferma anche sulla famiglia d’origine dell’autore. Vi è il fresco incontro tra i suoi genitori adolescenti; segue l’avventura del suo futuro padre nell’Africa coloniale per colmare il vuoto creato dall’assenza di lavoro nel paese d’origine, quindi la prigionia dello stesso negli Stati Uniti. Numerosi sono i flash sulla storia di gran parte del secolo XX: l’impresa coloniale di Libia, la costruzione dell’Impero fascista, i conflitti mondiali, la campagna di Russia, il fatidico 8 settembre, la prigionia dei soldati italiani nei campi di concentramento tedeschi, gli esiti del Concilio Vaticano II, il noto ’68. L’opera, anche di evidente valore storico, è corredata di una sezione finale che permette l’approfondimento, qualora necessiti, di tali temi.
Torniamo a Roberto. Egli vive l’infanzia nell’Italia del secondo dopoguerra che cerca di risollevarsi economicamente e di costruire una nuova realtà politica. La narrazione sa portare il lettore a rivivere l’atmosfera del periodo e a goderne. Per gli studi di teologia il giovane approda a Roma, ai tempi del Concilio di Giovanni XXIII e Paolo VI, che vede il contrapporsi in seno alla Chiesa dell’anima tradizionale e di quella innovatrice. In seguito lo scrittore si sposta a Parigi, dove vive con altri giovani religiosi esperienze ricche di significato; presto, però, appaiono le prime ombre, quei primi segni del disagio psicologico conseguente alla scelta, precoce e da altri guidata, della vita consacrata. Sono anni di sofferenza, tormento, alla ricerca del proprio essere. Non resta che riprendere lo stato laicale. Ugualmente egli riesce ad essere guida, educatore, sostegno delle persone che incontra sulla sua strada.
Felice è il tono narrativo usato, immediato, scorrevole, che riflette la trasparenza dell’animo del protagonista. Durante la lettura non è possibile non trasporsi nei momenti storici raccontati e nella realtà del vissuto dei singoli personaggi. E questo libro, che altro non è che l’affermazione della luce che si sprigiona dall’esperienza di vita di ogni uomo, induce inevitabilmente alla riflessione sui valori etici, morali e affettivi su cui deve fondarsi ogni esistenza.
Roberto Tufariello è nato a Cagliari, da famiglia pugliese, nel 1940. Vive a Bologna dal 1945 e risiede da tempo a Castenaso (Bo). Si è laureato in Lettere moderne presso l’Università di Bologna e in Psicologia presso l’Università di Padova. Ha lavorato presso le Edizioni Dehoniane di Bologna; poi come docente di Italiano e Storia sia nei corsi per lavoratori, sia nella scuola media superiore. Ha pubblicato, insieme alla moglie, il libro Girovagando in America Latina (Giraldi, Bologna, 2010) che contiene resoconti e immagini di tre lunghi viaggi in quel continente.
La ricerca storica e le note informative sono a cura di Adriana Errico, la quale è nata a Roma nel 1949. Dopo essere vissuta a Milano e a La Spezia, risiede dal 1957 a Padova. Conseguiti laurea e diploma di pianoforte, si è dedicata all’insegnamento di Lettere nella scuola media statale, fino al 2006, e dello strumento musicale privatamente.
Come le stelle del cielo, edito da Giraldi Editore, è acquistabile on-line su bol.it. Buona lettura!