Il fantasma di Margaret Houg il primo giallo di Elton Varfi
Il Fantasma di Margaret Houg di Elton Varfi, disponibile a € 0,99 su Lafeltrinelli, è scritto alla maniera di un giallo classico, o meglio, di quella buona letteratura poliziesca che pone al centro della trama l’intelligenza e la perspicacia dell’investigatore protagonista. In questo caso si tratta dell’inglese Ernest Devon, sregolato, appassionato e così legato al suo lavoro da aver sacrificato, suo malgrado, la propria vita privata.
Il lettore viene invitato a seguire le indagini senza che l’autore gli conceda la facoltà di pensare a sua volta a ipotesi o congetture sul colpevole. Tutta l’attenzione viene catturata dal metodo investigativo di Devon: ci si identifica con lui, immergendosi con partecipazione ed emozione nelle svolte e anche nei momenti di impasse che costellano l’indagine.
Il giallo non si apre con il tipico delitto a cui spetta mettere in moto la trama delittuosa. L’investigatore privato ed ex-poliziotto di Scotland Yard, Devon, viene contattato per scoprire cosa si nasconde dietro la presunta apparizione della defunta signora Houg, che terrorizza nottetempo i suoi due figli. Il capofamiglia e vedovo è un miliardario che, pur essendo poco incline a prendersi cura della sua famiglia, chiede aiuto perché a sua volta turbato dalla situazione.
Gli ingredienti per costruire un giallo interessante ci sono tutti: le incomprensioni e le lotte intestine di un nucleo familiare spaccato e poco amorevole, la passione per l’occulto e la pazzia della vittima, che, infatti, è morta in un manicomio, la ricchezza del signor Houg e le accuse rivoltegli dalla stampa riguardo il suo presunto coinvolgimento nella morte di Margaret. A complicare ancora di più la vicenda vi è il carattere di Devon che, dopo aver accettato quasi di malavoglia il caso, finisce per lasciarsi coinvolgere completamente e per ritrovare così se stesso dopo la fine del suo matrimonio e gli inutili tentativi messi in atto per riconquistare la donna amata.
L’occulto e il mistero fanno solo da sfondo alle vicende, rendendole più interessanti e rivelandosi quasi una sorta di vernice sotto la quale si nasconde l’oscurità dell’animo umano.
A fare da contorno all’ambiente altolocato protagonista del racconto c’è tutto un mondo di parassiti e piccoli criminali che vivono sulle disgrazie altrui, e saranno oggetto di un’indagine parallela con tanto di morti e ulteriori assassini.
L’epilogo è sorprendente e inatteso. Il lettore, anche quello più scaltro e avvezzo alla trama di un romanzo giallio, rimane spiazzato di fronte alla scoperta dell’identità del colpevole, proprio come il resto dei personaggi/attori della triste storia.
Devon appartiene alla schiera degli investigatori alla Miss Marple, alla Poirot o alla Maigret, personaggi che si fanno amare dai lettori per la capacità di penetrare la psicologia delle vittime e dei criminali con cui si trovano a condividere la propria esistenza, e per l’abilità nel ricostruire, tassello dopo tassello, le complicate motivazioni e le imprevedibili trame di un atto delittuoso.