21/ 12/12: il saggio di Barbara Giovanelli
21/12/2012. S’intitola così il saggio della sociologa Barbara Giovanelli per Altro Mondo Editore. Si riprende una data che è ormai impressa nell’immaginario collettivo per la profezia dei Maya, secondo cui l’attuale età dell’oro, la quinta, terminerà il 21 Dicembre 2012.
Barbara Giovanelli parla di una colpa che è solo ed esclusivamente dell’uomo, oggi avido di potere e di ricchezza che porterà il pianeta alla deriva. Non sarà necessaria una catastrofe naturale, come per le precedenti ere.
Tutto parte da un continuo processo di depauperamento delle risorse naturali, senza alcun contegno da parte dell’uomo. Vi è la considerazione che la natura sia una risorsa che acquista valore solo se sfruttata per la crescita economica. Sono anche altri gli aspetti preoccupanti di questa società: l‘inaridimento dei rapporti sociali, il consumismo sfrenato, il materialismo imperante e la mancanza di regole. Di qui l’anarchia, un principio che purtroppo, secondo la Giovanelli, interessa molto le famiglie di oggi. L’anarchia è il punto di partenza per altri fenomeni conseguenti: la delinquenza giovanile, il bullismo, il maltrattamento degli animali, gli atti violenti dei minorenni, basti pensare ad esempio dei baby stupratori. La logica delle banda: una risposta alla crisi di identificazione che avviene durante l’età evolutiva. O ancora minorenni incuranti di mostrare il proprio corpo, di filmarsi in atteggiamenti intimi. Tutto per seguire la logica del branco.
L’analisi di Barbara Giovanelli è schematica, chiara e completa sulle dinamiche che compongono l’attuale società, la morte dei valori oggi, le nuove priorità di questa società.
La nostra cultura ha scambiato la felicità con il divertimento, la serenità con la realizzazione lavorativa ed economica. La speranza, conclude la sociologa Giovanelli, è che si arrivi a comprendere il nostro essere, l’arricchimento umano piuttosto che materiale. Il recupero degli affetti e dei valori, in una nuova dimensione dell’esistenza più aperta e predisposta al rispetto dell’“altro”.