Quinta edizione di Una torre di Libri a Torre Pellice
È giunto alla 5° edizione, quest’anno Una Torre di Libri che risulta oggi uno dei più importanti festival culturali del Piemonte. Fino al 25 Luglio Torre Pellice è ancora una volta la location di incontri letterari, musicali, teatrali ed enogastronomici.
La cittadina, in provincia di Torino, conta poco meno di 5000 abitanti, ed è il centro principale della Chiesa valdese in Italia. Oggi qui hanno sede le principali istituzioni ad essa collegate: la Tavola valdese, il Centro Culturale Valdese e la Diaconia Valdese. È definita la “Culla della Resistenza”. Qui, infatti, operò la Tipografia Alpina, protagonista della diffusione della stampa clandestina nel territorio. A Torre Pellice, nel 1937, è stata aperta anche la prima libreria della Claudiana, una delle più antiche case editrici italiane (fondata nel 1855).
Il fil rouge di questa edizione di Una Torre di Libri è Tuttestorie. L’intento è stato quello di rileggere la storia e le storie con chi ha saputo raccontarle. Vicine o lontane nel tempo e nello spazio. Slowfood ha collaborato all’organizzazione di alcuni eventi della manifestazione che hanno abbinato enogastronomia e letteratura. Anche i commercianti della città hanno dato il loro contributo allestendo le loro vetrine in vista della manifestazione ed impreziosendole con i libri.
Una Torre di Libri è un baluardo a difesa della lettura e della cultura. Folta e prestigiosa la partecipazione agli eventi della manifestazione: dalla poetessa e scrittrice nicaraguense Gioconda Belli ad Antonio Ingroia, Concita De Gregorio, Gherardo Colombo, Gianni Riotta, Laura Pariani, Cinzia Tani e Stefano Levi Della Torre. Torre Pellice rappresenta la cornice ideale di questa kermesse, plurilinguistica, internazionale, multiconfessionale, crogiolo di culture e di storia.
Non solo scrittori e saggisti affermati. La novità di questa 5° edizione è stata il concorso “Galeotto fu il libro” che ha come centro la passione per la lettura e per i libri. Ai partecipanti, infatti è stato chiesto di raccontare in 1.500 battute: “il libro della propria vita”.