Intervista a Lucia Guazzoni autrice del libro La caverna fuori dal tempo
Lucia Guazzoni, il suo libro La caverna fuori dal tempo non rappresenta l’opera d’esordio. Lei ha alle spalle diverse esperienze editoriali. Come nasce l’ispirazione a questo suo nuovo romanzo?
Sinceramente non so come nascano le ispirazioni. Forse ho visto qualcosa che mi ha colpito, forse ho sentito dei profumi, ascoltato una voce… in genere non so dove andrò a finire, quando inizio un romanzo. Ho i personaggi in mente e seguo loro, dove mi portano, fino alla fine che spesso non conosco!
Nella scelta dell’ambientazione e del filo conduttore, il viaggio, ha influito la sua esperienza nelle riviste di settore? Se sì, come?
Sono sempre stata affascinata dalle civiltà del passato, di qualsiasi tipo. Secondo me ci sono tantissime cose ancora che non sappiamo di loro, dagli Egizi agli Assiri o agli Inca. Le notizie che ci sono arrivate sono frammentarie e, secondo me, non sempre veritiere.
Nella storia c’è questo incontro-scontro di due culture diverse. Ha utilizzato dei testi o delle fonti in particolare sulla popolazione Inca, raffrontandola alla nostra cultura?
Mi sono documentata leggendo libri di viaggi, articoli sul National Geographic, interviste con esploratori. Non voglio raffrontare la cultura Inca a quella dei nostri tempi. Voglio solo indicare un modo di vivere che, forse, potremmo raggiungere, integrandoci meglio e senza barriere tra culture diverse.
La caverna fuori dal tempo. Che cosa l’ha affascinata maggiormente di questo “viaggio”?
La possibilità di scoprire ancora qualcosa di inesplorato. In fondo, dicono che ormai non ci sono più luoghi sconosciuti nel mondo ma io credo che invece ci siano ancora “caverne fuori dal tempo”, abissi senza fine, valli ignorate da tutti. Voglio credere che le esplorazioni non siano finite, che le scoperte non siano finite e che lo spirito di Ulisse non sia morto.
Lucia Guazzoni, quanto piace ai lettori il binomio amore- avventura?
Credo sia molto amato perché dà modo a tutti di leggere lo stesso libro. Se fosse solo d’amore, gli uomini lo snobberebbero. Se fosse solo avventura, sono le donne che lo lascerebbero da parte. Ma mischiare amore e avventura apre orizzonti nuovi per chiunque decida di leggerlo.