Il ritorno di Roma, un avvicente romanzo storico di Marco Biolchini Il ritorno di Roma, un avvicente romanzo storico di Marco Biolchini

Il ritorno di Roma, un avvincente romanzo storico di Marco Biolchini

Il ritorno di Roma romanzo storico di Marco BiolchiniIl ritorno di Roma di Marco Biolchini, Edizioni Ponte Gobbo, (disponibile su IBS a 13, 50 €) è un romanzo di ispirazione storica basato sulle leggendarie vicende di una altrettanto leggendaria Roma nascosta sui monti della Britannia.  La precisione dei dettagli sapientemente sparsi nel romanzo, senza mai diventare, però, mera dimostrazione di erudizione, il riferimento a abitudini e costumi riportati rigorosamente in latino, la minuziosa descrizione delle strategie di battaglia convincono il lettore al punto da fargli credere alla veridicità della ricostruzione.

I protagonisti del romanzo sono due mondi, quello latino e quello barbaro, contrapposti da un codice comportamentale antitetico. La romanità è rappresentata dal giovane Tito Valerio Barbato e da suo nonno Publio; quello barbaro, invece, dal sanguinario condottiero Hyrp. Entrambi gli schieramenti, pur non essendone a conoscenza, sono legati a filo doppio al destino di Roma. Nel romanzo la città che ha dominato il mondo intero acquista i contorni di una sorta di entità fantasma, protetta da una temibile leggenda. Tutti i britanni si tengono a debita distanza dai luoghi in cui sorge perché identificati con la dimora di divinità crudeli e vendicative. Le credenze diffuse parlano cioè di una montagna incanta di cui non è possibile valicare i confini, pena la propria incolumità.

La quiete e la pace del regno britannico vengono minate dall’ambizione di Hyrp, che chiama a raccolta tutte le popolazione autoctone per formare un esercito in grado di conquistare l’intero paese. Il disegno del barbaro nasce dal desiderio di vendicare la morte del padre, Hrothmund, che vent’anni prima tentò infruttuosamente la stessa impresa. L’uomo trovò la morte proprio su quella montagna che, da allora, si è conquistata la denominazione di luogo maledetto.


La trama del romanzo mette a confronto valori come l’onore, il coraggio, il rispetto dell’ordine costituito, il desiderio di vendetta, la voglia di rivalsa, la crudeltà e l’ebbrezza del potere. Marco Biolchini regala al lettore un vivace affresco di un mondo popolato da poveri contadini alla ricerca di un destino migliore; da uomini e donne assetati d’amore e di nuove esperienze; da giovani valorosi dominati dall’ambizione e dal coraggio di chi si sente destinato a grandi imprese; da vecchi tormentati dal dolore e dai sensi di colpa di chi ha dovuto prendere importanti decisioni da cui sono dipese la vita o la morte di un intero esercito; e da gruppi di cittadini alla ricerca di nuovi valori e ideali rappresentanti dal nascente credo cattolico.
La piacevole complessità di personaggi e vicende è dominata dalla figura di Tito. Il destino del giovane viene deciso dalla sua  voglia di conoscenza e da una innata curiosità che lo inducono a valicare i confini della montagna incantata, nonostante il ferreo divieto del nonno Publio. Sarà proprio la scoperta di Roma a metterne alla prova il coraggio, la lealtà, l’abilità di combattente, nonché la fedeltà alla sua giovane donna, Arita, messa in pericolo dall’avvenenza della romana Domizia.

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La terribile battaglia che vede fronteggiarsi i due eserciti è descritta con una dovizia di particolari che non diventa, però, mai noiosa. Ogni manovra acquista anzi un tratto sempre più avvincente fino a sfociare in un momento di grande tensione e suspense: l’elezione in senato del nuovo Cesare.
Al termine del romanzo, si vorrebbe continuare la lettura per capire se l’eccezionale temperamento di Tito gli consentirà di ottenere le altissime cariche che ci si attende. Purtroppo la storia si interrompe prima che si possa scoprirlo. Marco Biolchini affida il prosieguo delle vicende all’immaginazione di tutti quei lettori che si sono appassionati alle vicende al punto da farsi conquistare dall’epico eroismo di Tito.

Autore: Rina Zamarra

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