L’incontro, il nuovo romanzo di Michela Murgia
La disamistade di deandreiana memoria torna nel romanzo di Michela Murgia, L’incontro. Il libro, edito da Einaudi, è in libreria dal 12 giugno. Ritorna la scrittrice isolana, e per farlo aspetta il sole cocente della Sardegna, i riti religiosi millenari di un popolo e le rocce consumate dal vento.
Maurizio è un bimbo di dieci anni, e come tutti i bambini non vede l’ora che arrivino le vacanze. L’estate per lui vuol dire stare dai nonni, a Crabas, un paesino in provincia di Oristano. Come ogni anno, in quel piccolo comune della Sardegna Nord Occidentale, ritrova i suoi amici e compagni di giochi. Ci sono Franco e Giulio, gli inseparabili fratelli di biglie, di caccia alle libellule e di altri giochi che allietano le loro giornate, sotto un caldo afoso. In una terra arida. L’aria che si respira, in quell’angolo di paradiso, è magica e quei legami sembrano destinati a durare in eterno. Ma nell’estate dell’86 qualcosa, qualcuno, incrinerà il microcosmo sociale di quella comunità. Dove prima c’erano legami saldi e fraterni, ora c’è inimicizia e la comunità si divide in due diverse fazioni. La guerra scoppia a causa di una nuova parrocchia, la parrocchia del Sacro Cuore, che si aggiunge, per volere del nuovo vescovo, a quella già esistente della Madonna del Rosario. Durante i riti pasquali, alla processione dell’Incontro, le due fazioni si sfidano.
Alla fine lo scontro dei due schieramenti darà vita non più a sguardi cattivi, ma a una serenità. Un’ armonia ritrovata. E ciò che resta al lettore e al piccolo protagonista del romanzo, allora, è la fatica che occorre per rinnovare un’amicizia e ritrovare la gioia di un “noi” collettivo.