Gabriel García Márquez non scriverà più
È una di quelle notizie che ti lasciano senza fiato, con neanche la capacità di sentire l’amaro in bocca: Gabriel García Márquez non scriverà più. Il tarlo orribile dell’Alzheimer sta progressivamente mangiando i suoi ricordi, il suo tempo, la sua preziosa arte che a fiumi ha inondato pagine di meraviglia onirica tramutandola in letteratura. Superba letteratura.
A darne notizia sono fonti molto vicine a Márquez, per la precisione il suo collega ed amico Plinio Apuleyo Mendoza che, pur ammettendo di non parlare con lo scrittore da circa 5 anni, in una chiacchierata con il figlioccio di Gabo (soprannome colloquiale con il quale Márquez si fa chiamare ndr), Rodrigo, questi avrebbe ammesso che il Maestro non riconosce più le persone a lui care se non ha la possibilità concreta di poterle vedere: al telefono, ormai, risponde solo la moglie Mercedes, poiché Márquez potrebbe non ricordare la voce di chi si trova all’altro capo del filo. Mendoza ha così rilasciato l’amara notizia alla testata giornalistica colombiana Kien&Ke, notizia rilanciata repentinamente anche dall’HuffingtonPost.
L’Alzheimer non è però una malattia nuova all’interno della famiglia di Márquez: infatti, già la madre ed il fratello dello scrittore hanno sofferto della stessa patologia, infermità che ha progressivamente cancellato ogni traccia di ricordo della propria vita, conducendoli all’inevitabile morte.
Il celebre esponente del realismo magico, Premio Nobel nel 1982 grazie a Cent’anni di solitudine, potrebbe così non scrivere mai più nessun libro ed anzi, cosa ancor più grave, potrebbe dimenticare per sempre ogni pagina da lui creata in passato, senza possibilità di redenzione alcuna dalla malattia, lasciando incompiuta quella che doveva essere la sua trilogia autobiografica cominciata con Vivere per raccontarla, dove Márquez snocciola la sua lunga, appassionante e non facile vita punteggiandola con il suo stile inconfondibile, dipingendo personaggi sospesi fra il reale e l’onirico, in una sequenza di immagini che profumano di Caribe.
E si, perché la scrittura di Gabriel García Márquez è sempre stata così, brulicante di vita, di sensualità, dove il sogno e il mondo magico vengono posti sullo stesso piano per confondersi, come immagini sovrapposte di una vecchia fotografia della quale non si riesce a definire un percorso reale. Ed ora la malattia potrebbe mettere per sempre un punto alle opere di un grande scrittore, con profondo rammarico di chi, nel tempo, ha intessuto un legame profondo con i suoi libri e le sue storie, vivendo una propria, personalissima avventura emozionale nella sua Macondo.
Giugno 23, 2012
Ringrazio Laura Landi per aver scritto questo bellissimo articolo su Gabriel Garcia Marquez, uno scrittore tra i grandi della letteratura straniera e tra i miei preferiti.
Con vivo dispiacere, accolgo questa triste notizia.
Luglio 4, 2012
Salve Susanna,
Marquez è un grande della letteratura, il mio autore preferito fra l’altro, e non ci sono parole per esprimere la sua arte mirabile e quanto questa notizia possa destabilizzare il sogno proibito di andare in libreria e tornare a casa, felice, con un nuovo mondo di carta da scoprire fra le mani.