Delitti in Secchia, l’avvincente giallo di Alessandro Collioli
“Attesi impaziente di poter avere la mia dose quotidiana di misera cronaca nera, ma il signore che si era impossessato del giornale sembrava ipnotizzato e non dava certo l’impressione di volerlo lasciare; per cui presi coraggio e domandai con un sorriso il più cortese possibile: «Che c’è di nuovo oggi?». «Intendi della ragazza?». Rispose il signore dando per scontato che tutti sapessero chi era la ragazza di cui si parlava. «Quale ragazza?». Domandai io ingenuamente e con l’espressione di chi cade dalle nuvole. Il signore mi guardò come si guarda uno che viene da un altro mondo. […] «Tieni, informati». […] La prima cosa che mi saltò agli occhi fu il titolo in neretto e a grandi lettere della prima pagina: Ancora nessuna novità sulla ragazza trovata cadavere sulle rive del Secchia.”
Un giallo modenese ambientato a Sassuolo, un avvincente percorso di fitte trame da scoprire che conduce il lettore fino all’altro capo del mondo per sbrogliare la matassa di due omicidi. Così Delitti in Secchia (su Lafetrinelli.it a 16.15 euro), opera prima di Alessandro Collioli, ex detective sassolese emigrato in Venezuela, ci conduce in un rocambolesco inseguimento di intuizioni e di pericoli, condito di belle donne e fare colloquiale, familiare, che un po’ fa avere la sensazione di trovarsi spesso al cospetto di una chiacchierata assolutamente informale fra amici.
La trama del giallo Delitti in Secchia inizia con un omicidio di una donna che viene ritrovata proprio sulle sponde del fiume sassolese Secchia, un caso sicuramente eclatante per un piccolo paesino di provincia dove il massimo della cronaca nera si stabilizza sulle risse dei quartieri più turbolenti e sulle stragi del sabato sera. Ad un primo omicidio, però, ben presto se ne affianca un altro, sempre di una giovane donna e che, quanto meno all’apparenza, presenta dinamiche e tracce del tutto simili al primo episodio. Il giallo si complica, si infittisce.
Ad indagare sul caso c’è Alle, un detective privato che non resiste al vizio di correre dietro alle sottane del gentil sesso, e Andrea, commissario di polizia e fido amico di questi. A sostenere le indagini c’è poi Marisol, bellissima venere nera originaria della Colombia, arrivata in Italia con la promessa illusoria di una vita migliore e finita nella rete della tratta delle schiave moderne di Testaro, il boss locale che gestisce un traffico di droga e sesso, e che la donna è stata costretta a sposare.
Questo romanzo giallo si presenta molto ben costruito, con una trama “casereccia” che farebbe invidia ad un film hollywoodiano, che non si svela facilmente se non nelle ultimissime pagine. La lettura è attanagliante, sopratutto vivida, condizione che si traduce nella pregressa esperienza lavorativa del Collioli, ex detective privato, che conduce sapientemente il lettore nei luoghi dove il giallo si amplifica e prende quota, dove, fra fango e buio, si snodano i fili che tengono insieme la verità.
Nota assolutamente positiva per il protagonista, Alle, perfettamente delineato sotto il profilo psicologico come un irriverente dongiovanni che ama il suo lavoro a dispetto del pericolo, quasi in una noncuranza di sé stesso a favore della curiosità e della voglia di fare giustizia per queste giovani donne impelagate, loro malgrado, nel più triste degli epiloghi. Altro personaggio chiave di questo giallo è, invece, Marisol, la bella colombiana dal triste passato che farà da guida essenziale nel mondo apocalittico della tratta delle schiave del sesso, e che farà perdere la testa anche ad uno scapolo impenitente come Alle.
Sicuramente sul filo del limite si pone la caratterizzazione di Testaro, il boss locale, e del suo entourage di scagnozzi, dove la stereotipizzazione del “cattivo del sud” porta una marcata accentuazione di probabili dialetti partenopei mischiati ad un altrettanto poco credibile siciliano. Stesso discorso per quanto riguarda “il fido Piras”, collaboratore di Andrea di origine sarda, che viene dirotto a macchietta di doppie consonanti e capre.
Ad ogni modo, Delitti in Secchia, è un romanzo giallo che trascina il lettore nella storia, ideale lettura anche per chi non è un appassionato del genere, ma che riuscirà comunque a lasciarsi coinvolgere dal ritmo incalzante e disinibito della storia.
Note sull’autore
Alessandro Collioli è un sassolese doc, classe 1973 ed innata passione per l’investigazione. Dopo una laurea in giurisprudenza messa nel cassetto, svolge il servizio militare presso la polizia di stato. Nel 2001 si congeda con la medaglia al valore per i servizi prestati durante l’alluvione in Lombardia. Nel 2004 diventa investigatore privato, e nel 2007 vola in Venezuela dove vive tutt’oggi.
Delitti in Secchia è il suo primo romanzo giallo ambientato nel modenese edito da Caosfera. L’autore, in seguito agli eventi sismici disastrosi che hanno colpito l’Emilia, ha deciso di destinare una parte del ricavato del proprio libro a sostegno delle popolazioni sfollate della sua terra d’origine.