Una casa tranquilla, un romanzo thriller di Osvalda Sala
Un caseggiato per bene nella periferia di Milano, poche e tranquille famiglie residenti da una vita sempre nello stesso appartamento dove il chiacchiericcio sulla quotidianità degli inquilini rappresenta il massimo della concessione in termine di attività. E poi arriva lei, la cartomante, Noemi Candian, e tutto il piccolo micro cosmo si sfalda a poco a poco.
Il romanzo di Osvalda Sala, Una casa tranquilla (su Ibs.it a 11,70 euro) edito da Miremi Editore, prende inizio proprio da qui, da un comune comprensorio fatto di abitudini e di storici inquilini che viene travolto dall’arrivo inaspettato di questa donna particolare, cartomante sì, ma anche usuraia, dalla quale tutti si discostano in via ufficiale a causa sua vita dissoluta, fatta di un continuo andirivieni di amanti e clienti e scomodi intrallazzi, eccentricità poco in linea con la normalità di una casa tranquilla. Il caso scoppia, però, quando la Candian viene ritrovata morta dalla donna delle pulizie, riversa sul divano davanti al servizio buono da the, intenta ad attendere, probabilmente, qualcuno di importante, considerato il fatto che fosse vestita e truccata di tutto punto.
“Avvelenamento da digitale”: è questa la risoluzione apparente del caso, un suicidio in piena norma, ma al quale l’ispettore Laura Corsini non crede affatto.
Sono troppe, infatti, le prove che conducono su altre piste e poi, come tutti concordemente ammettono nel palazzo “la Candian non si sarebbe mai uccisa”. E allora piovono le ipotesi e si comincia a scavare nelle vita della vittima, nella sua ristretta famiglia, nei suoi conti da usuraia, fra le pieghe della casa tranquilla che, in fin dei conti, proprio tranquilla non è…
Osvalda Sala traccia una storia lucida, precisa e vivida di un delitto, condito sapientemente da colpi di scena e suspense al punto giusto, un mix che tiene col fiato sospeso fino alla fine, che scava nella psicologia dei personaggi, presentati uno ad uno, come in una reale scheda tecnica da commissariato, dove ognuno è sospettato e tutti sono innocenti e dove solo alla fine verrà rivelato l’arcano, esattamente come in una descrizione di un mazzo di tarocchi. Una casa tranquilla è un libro schietto, che più per l’artificiosità di trama e lettere, ammalia per la curiosità e la destrezza fine della caratterizzazione dei personaggi, dove tutto si intreccia in una tela di ragno pronta a far affondare la casa tranquilla, che in realtà annida dentro di sé il silenzio artificioso del vicinato, le trame sommesse e spinose che conducono alla spietata consapevolezza che l’assassino della vittima potrebbe essere il proprio dirimpettaio…
L’autrice
Osvalda Sala è nata e vive a Milano, e la sua passione è sempre stata quella della scrittura, una passione che nel tempo è divenuto un vero e proprio lavoro. Nonna felice, la Sala dal 1976 collabora con diverse riviste femminili per quali pubblica romanzi, novelle e racconti vari.
Appassionata di cucina, ricamo e lavoro a maglia, ha dedicato il suo romanzo Una casa tranquilla alla sua mamma e al nipotino Mattia.