Oceano Mare, un viaggio onirico nell’opera di Alessandro Baricco
Un quadro surrealista. È forse questo l’unico appellativo utile per descrivere un libro come Oceano Mare (in vendita su Bol.it a 6.38 euro) di Alessandro Baricco. Per quanto lo scrittore si crogioli in esercitazioni stilistiche e frasi ad effetto che in alcuni casi sembrano tratte dai cartigli di noti cioccolatini, resta un intreccio unico di anime silenziose e doloranti, sospese nell’immenso vivere. Ed è, probabilmente, proprio questo senso di non completezza che dà l’opera, di eterno sconvolgimento ed indagamento esistenziale che spinge il lettore a divorare le pagine di Oceano Mare, con torto o ragione dello stile baricchiano.
La storia racconta del naufragio di una fregata della marina francese, allorchè tutti i passeggeri cercano di portarsi a riva su di una zattera per salvarsi la vita. Approdano così sulla terraferma, ma qui comincia il viaggio verso lidi misteriosi, inconsci, in una sorta di limbo che conduce il lettore e il personaggio a tenersi per mano, a porgersi delle domande e a rispondervi, quasi inevitabilmente, solo e soltanto con ulteriori punti interrogativi.
L’oceano è il filo conduttore delle anime e delle storie, in un intreccio narrativo che prende forma e si sfuma come un acquerello, dove è l’acqua del mare stessa ad aprire e sanare le ferite, a sconvolgere e sedare gli animi, in un insieme quasi catartico degli eventi ma che, alla fine, non trovano risoluzione apparente nella realtà. E così si continua a vivere e a nascondersi nella locanda Almayer, un non – luogo che accoglie animi smarriti e malati immaginari da curare, perché solo il mare, nella sua infinita e sofferente grandezza può o forse deve sanare.
Un ritratto estremamente enigmatico quello di Baricco, un romanzo che si pone come una lettura profonda ispirata dall’oceano e da un malessere comune di vivere che alberga nel profondo di ognuno, il classico scheletro nell’armadio che ognuno di noi cela e che può confidare solo all’immensità del mare o a chi, malato al pari di sé, si incontri nel proprio peregrinare.
Lettura consigliata, forse, a pochi quella di Oceano Mare di Baricco, se non altro a coloro che hanno intenzione certa di intraprendere un viaggio onirico e porsi delle domande ataviche, sebbene l’opera sia tracciata a volte di pedanterie stilistiche che vanno ad inficiare l’insieme, seguendo una rotta ad effetto che fa presa, probabilmente, su anime e lettori più modesti.
Maggio 14, 2012
Bellissima recensione! Laura Landi ha evidenziato e colto esattamente tutti gli aspetti del romanzo “Oceano Mare” di Alessandro Baricco,che appesantiscono lo stile narrativo. Si tratta sicuramente del peggior romanzo che Baricco abbia mai scritto!
L’ho letto, ma non lo consiglierei. Un libro ben lontano da “Seta” dello stesso Baricco che, al contrario, ho trovato molto scorrevole, appassionante e carico di descrizioni interessanti e coinvolgenti.
Susanna Polimanti
Luglio 4, 2012
Salve Susanna,
la ringrazio per l’apprezzamento. Nonostante non sia pienamente d’accordo sul fatto che sia il peggior romanzo di Baricco (mea culpa, non ho letto tutte le sue opere e sarei poco obiettiva), convengo sul fatto che troppa artificiosità faccia male al lettore (e, chissà, anche un po’ allo scrittore stesso), che si perde nelle frasette ad effetto e scorda completamente quale sia il messaggio originale di Oceano Mare. Ogni libro dovrebbe dare e lasciare qualcosa al lettore: ma cosa rimane effettivamente dopo la lettura di Oceano Mare?