Gli assassini del pensiero. Manipolazioni di ieri e di oggi: il nuovo libro di Michela Marzano
Tra le novità di Erikson Edizioni c’è Gli assassini del pensiero. Manipolazioni di ieri e di oggi di Michela Marzano direttrice del Dipartimento di Scienze sociali e professore ordinario di filosofia morale all’Université Paris Descartes (Sorbonne-Paris-Cité).
Marzano analizza il periodo del fascismo in Italia e le strategie manipolatorie attraverso cui molti italiani subirono il fascino e allo stesso tempo si riconobbero in un’ideologia che celebrava un potere profondamente incoerente. Quasi un doppio legame che metteva d’accordo la staticità del conservatorismo borghese e il vitalismo bellico celebrato dal futurismo.
Citando anche il pensiero di Theodor W. Adorno e di Pier Paolo Pasolini, Michela Marzano, eletta nel 2009 da “Le Nouvel Observateur” tra i cinquanta nuovi pensatori più originali e fecondi del mondo, ha analizzato i nostri giorni. Anche in democrazia resta ancora un retaggio del periodo fascista: l‘ideologia dell’amalgama, in altre parole, la mescolanza tra tradizione e modernità. Una commistione che risulta assolutamente attuale, con modalità diverse, ma innescando altri meccanismi altrettanto pericolosi e disabilitanti. Ad esempio nelle figure di due uomini politici conosciuti a livello internazionale: Silvio Berlusconi in Italia e Nicolas Sarkozy in Francia.
Gli assassini del pensiero. Manipolazioni di ieri e di oggi è un libro appassionante per adulti e ragazzi, capace di offrire spunti di riflessione ed un terreno di confronto tra ieri ed oggi, tra individualismi pericolosi ed altrettanto rischiose voragini collettive. Potremmo parlare di questo libro, come di una delle chiavi interpretative dei giorni nostri, non tanto con un intento di catalogazione, quanto di osservazione critica che deve generare in ciascuno di noi una ben definita autonomia di pensiero.
Michela Marzano ha affrontato il rapporto complesso individuo – società. In particolare occupandosi di filosofia morale si è soffermata sul rapporto che intercorre tra corpo, in particolare quello femminile, e società con Sii bella e stai zitta.Perché l’Italia di oggi offende le donne o anche sul dolore e sulla fragilità esistenziale in Cosa fare delle nostre ferite.