Le Relazioni Pericolose, il rischio di cedere al piacere assoluto Le Relazioni Pericolose, il rischio di cedere al piacere assoluto

Le Relazioni Pericolose, il rischio di cedere al piacere assoluto

Le relazioni pericolose, il romanzo di Pierre-Ambroise-François Choderlos de LaclosCome resistere al fascino imperioso del piacere? Che si ravviva nella sua lucidità, istigato dallo strazio vibrante dell’amore altrui. Le relazioni pericolose (Les liaisons dangereuses), romanzo epistolare di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos recentemente ripubblicato in Italia da Giunti (disponibile su Lafeltrinelli.it a € 5,95), non è solo un capolavoro della letteratura francese, ma universale raffigurazione di quel nucleo sadico-cinico eretto a colonna portante della piena voluttà.

Citando Le relazioni pericolose si parla di solito di libertinaggio; è davvero l’oggetto di questo best seller? Forse ne è solo l’involucro formale. Piuttosto il piacere, la sua origine nonché la fine sensibilità che ne sa distinguere, e apprezzare, le note più sottili. Un edonismo tanto sublime quanto disincantato e mancante. L’altra faccia, quella delle prede, dell’amore è invece sazia a ogni piccola carezza, a ogni sguardo furtivo, a ogni rossore.

Mentre il predatore, pregustando la gioia del possesso, gode e alimenta il desiderio. Il piacere del visconte di Valmont e della marchesa de Merteuil genera dipendenza, ha bisogno di immolare lentamente il candore dell’amante sull’altare di quel se stesso assurto a divinità. Come abbandonandosi a un tumulto di voluttà si va a innescare un circolo vizioso che porterà a funeree conseguenze.

Chi si salva sul piano narrativo? A conferma di una penna amante delle contraddizioni, che ripone tutto il fascino magnetico delle parole nelle figure dei due libertini, vincono le vittime, vince infondo l’amore stesso. O meglio, un’idea d’amore che collima con la misura. Avere ancora il controllo sulle proprie pulsioni conduce a un’esistenza forse più insipida ma che sfugge alla seduzione dell’abisso.

Sul piano del ritmo narrativo, la natura epistolare dell’opera fa del lettore un appassionato voyeur, letteralmente immerso nei pensieri dei personaggi. Non è un guardare dal buco della serratura. Il gusto con cui si offrono le pagine di Le relazioni pericolose assomiglia a quello di un erotismo spettatoriale vissuto prima nelle intenzioni e poi nei gesti. Lo sguardo del lettore rivive quei brividi, i rossori, gli imbarazzi diluiti nel ricordo, quindi ancora più vividi per la voce narrante.

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Laclos discetta di estetica riportando l’immaginario e il conseguente allestimento figurativo di una Francia aristocratica di fine Settecento. Potremmo pensare di ascrivere nella storia il significato del romanzo? Se lo facessimo perderemmo il dono più grande di cui sono dotati tutti i classici, quello di vivere fuori da ogni tempo. Chiusi per sempre nello scrigno abissale dei sentimenti umani.

Autore: Iacopo Bernardini

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