Intervista ad Irene di Carlo, autrice del libro “Vincoli di Sangue”
Intervistiamo oggi Irene di Carlo, scrittrice emergente abruzzese che ci presenterà il suo primo libro, Vincoli di Sangue, edito da Caosfera, e che ci racconterà qualcosa di sè e di come nasce la sua opera prima.
Come e quando germoglia la sua passione per la scrittura?
Ero ancora piccola quando è iniziato tutto. Ho questo ricordo stampato nella mente: io, che, durante un’estate, riempii un intero quaderno per riscrivere la storia del film “La storia infinita”. A settembre, portai tutta orgogliosa il quaderno alla maestra di italiano e lei mi liquidò dicendomi che scrivevo periodi troppo lunghi. Superata la delusione, mi misi d’impegno per migliorare. Da allora, la mia passione per la scrittura crebbe di pari passo con quella per la lettura. E più leggevo, più scrivevo con maggiore dimestichezza, ovviamente, ma mi limitavo ai temi scolastici e alle tesine. Molto dopo, ho cominciato a pensare di poter scrivere qualcosa di più impegnativo, dar vita a delle storie, ma, soprattutto, a dei personaggi.
Vincoli di Sangue è una storia di forti passioni e colpi di scena: quanto c’è di Irene nel suo libro? Esiste un qualche filo conduttore fra la sua vita reale e quella di uno o più personaggi?
Ho sempre avuto una vita tranquilla, lineare, a volte piatta. Nella norma, insomma. Poi, anch’io ho sperimentato la “deviazione” e ho capito che può succedere di tutto e guai se si da tutto per scontato. Quando meno te lo aspetti, ti ritrovi a vivere delle situazioni nelle quali mai saresti riuscita a immaginarti! Credi di conoscerti e scopri un altro lato di te. Forse sapevo di avere tanta “passione” dentro e mille altre sfaccettature, ma non avevo mai dato loro modo di esplodere, di salire in superficie! La miccia finale è stata il mio attuale fidanzato e futuro marito. Con lui, ho scoperto emozioni che prima immaginavo solamente (magari fantasticando con un film o un romanzo), vissuti e sensazioni completamente nuovi. Anche i miei amici stentavano a riconoscermi, forse perché abituati alla cara, prevedibile e tranquilla Irene. Ci fu anche chi mi disse, soddisfatto, che avevo proprio bisogno di “qualcuno che mi desse la spinta”! Interpretazioni maliziose a parte, alcuni accadimenti “sconvolgenti” risalenti a 4 anni fa e l’inizio altrettanto tumultuoso della mia storia con il mio fidanzato hanno fatto sì che tornasse a galla una Irene lasciata a vegetare per troppo tempo. Ecco perché non è stato difficile dar vita a intrecci e passioni tanto forti. Ormai avevo aperto il vaso di Pandora! Ovviamente, è tutto frutto della mia fantasia, ma molte delle emozioni descritte le ho vissute e, perché no, sofferte anch’io. In fondo, ho sempre pensato che abbiamo tutti mille volti. A seconda di dove e con chi siamo, ogni volta, decidiamo di mostrarne uno diverso. Il bello di scrivere è che, tra le pagine, puoi mostrare tutte le tue facce! Anche le più insospettabili!
Riccardo ed Andrea, Giulia e Sara: sembra che tutti i suoi personaggi siano quasi stati disegnati in coppia l’uno l’inverso dell’altro, una fotocopia in bianco e nero di caratteri ed emozioni. A quali si sente più legata?
Questa immagine dell’opposto mi piace molto. È sempre il gioco dell’ “Altro”, il riflesso allo specchio, le due metà e con le gemelle, Sofia e Anna, si arriva all’esasperazione di questo gioco. Giulia è il mio ideale di donna, ma ci vuole anche quel pizzico di “Sara” nella vita. Ovviamente, poi, mi sento molto vicina ad Andrea, il ragazzo che, tra sbagli e buoni propositi, diventa uomo. Ma, sicuramente, Riccardo è il più affascinante dei tre perché sperimenta il passaggio più grande, quello dall’odio all’amore, dal rancore al desiderio di perdono e redenzione. Quasi, dal buio alla luce. Come ho scritto nel libro, è un cuore di pietra che ridiventa di carne.
Il suo libro è un insieme di più generi, a quale si ritiene (o preferisce essere) maggiormente vicina per stile e propensione?
Mi piace pensare che possa somigliare a una saga familiare, perché ho cercato di sviluppare gli intrecci all’interno di una famiglia, sull’altalena del tempo, quindi saltando da un momento all’altro della storia. Comunque, mi sento molto vicina anche al genere romantico.
Pensa che continuerà a scrivere? Quali nuovi progetti ha in cantiere?
Certo! Ho già iniziato a scrivere un altro romanzo, molto diverso dal primo, più spassoso e divertente perché basato su una trama particolarissima. Spero di trovare il tempo per finirlo nei prossimi mesi. Purtroppo non posso dedicarmi al 100% alla scrittura, a causa dei miei orari di lavoro e l’imminente matrimonio. Come per il primo romanzo, devo aspettare, ma è tutto scritto nella mia testa.