L’isola dei gelsomini: Andros, la “Piccola Inghilterra”, nel romanzo d’esordio di Ioanna Karistiani
Μικρά Αγγλία, “Piccola Inghilterra”. È questo il titolo originale del primo romanzo di Ioanna Karistiani, best seller pluriacclamato in patria e all’estero da critica e pubblico. In Italia è stato pubblicato per la prima volta nel 2000 da Crocetti nella collana Aristea e ristampato dalla stessa casa editrice nel 2004 (disponibile a € 13,50 su Bol.it).
Il romanzo vede come protagonisti alcuni abitanti di Andros, bellissima isola greca nel nord delle Cicladi, segnata dal destino di un’eterna Itaca: per gli uomini, imbarcati per mesi – più spesso per anni – sui mercantili in navigazione per tutto il mondo; per le donne, che sull’isola tessono le loro vite, intervallate dagli sporadici incontri con mariti, figli, padri, fratelli che con il passare del tempo diventano per loro poco meno che sconosciuti.
In questo contesto si dipanano le storie della famiglia Saltaferro, che nel proprio microcosmo unisce la commedia della semplice quotidianità alla tragedia di una sofferta storia d’amore. Non andrei oltre nella descrizione della trama del romanzo, sia per non rovinare la lettura a chi si avvicinerà a questo bellissimo libro, sia perché questa non esaurirebbe comunque il senso dell’Isola dei gelsomini: le vicende dei protagonisti sono infatti in fondo un pretesto per raccontare in realtà un pezzo di storia del profondo e inesauribile legame fra la Grecia e il mare, la navigazione e le sue isole.
La bellissima traduzione è di Maurizio De Rosa. La menzione del traduttore è d’obbligo, visto che in questo libro molto più che in altri il linguaggio parlato e pensato dei personaggi forgia esso stesso il romanzo; attingendo da, e contribuendo ad arricchire, quell’immenso serbatoio che è l’oralità letteraria italiana, De Rosa è riuscito a rievocare perfettamente la vivace e spesso ironica – quando non triviale – oralità dei personaggi della Karistiani, in particolare delle donne dell’isola, le cui vicende esistenziali si incrociano, o semplicemente si accompagnano, fra loro e con quelle della storia della prima metà del Novecento, forse l’unica tempesta da cui Andros non sarà isolata.