Intervista a Cassandra Nudo, autrice del libro “Un’estate perfetta”
– Quando nasce la sua passione per il genere letterario giallo?
Il genere letterario giallo è da sempre quello che mi ha appassionato maggiormente, anche da bambina andavo alla ricerca di storie e situazioni con suspence e colpo di scena finale, ricordo che quando ho iniziato a leggere i primi libri divoravo i gialli mentre per gli altri generi la mia lettura procedeva molto a rilento.
– Ci sono dei libri che ritiene punti di riferimento per la sua scrittura?
Ritengo che la regina dei gialli sia Agatha Christie, davvero insuperabile e ineguagliabile, e avendo letto tutti i suoi libri credo che sia ovvio ritenerla il mio punto di riferimento principale.
– Lei nel suo primo libro, “Un’estate perfetta” narra la storia di Giulia, una ragazza molto sveglia, attenta e vivace che, durante un’estate trascorsa nella casa in montagna con tutta la sua famiglia, indaga sulla inaspettata morte della nonna, avvenuta in circostanze misteriose, poichè convinta che si tratti di un assassinio. Mentre scriveva ha mai cambiato idea sullo svolgimento della narrazione?
Per completare il libro ho impiegato diversi anni, quasi dieci, poiché la stesura è stata interrotta più volte per diverso tempo. Ma le interruzioni non sono state dovute a mancanza di ispirazione o al cosiddetto ‘blocco dello scrittore’, quanto piuttosto a una mancanza materiale di tempo per mettere nero su bianco tutta la vicenda, in quanto fin dall’inizio avevo in mente ben chiara tutta l’architettura della storia, i personaggi, gli avvenimenti principali e il colpo di scena finale. Qualche cambiamento in corso d’opera è stato apportato rispetto all’idea iniziale ma solo riguardo a piccoli particolari, ad esempio ho introdotto qualche personaggio che inizialmente non era previsto.
– Come definirebbe, con una frase, il suo libro?
Il racconto dell’estate perfetta che ogni giallista degno di questo nome desiderebbe trascorrere!
– Ha progetti per il futuro? Ha intenzione di scrivere un libro di diverso genere rispetto al giallo?
In mente avrei diversi progetti per il futuro, vorrei scrivere un altro giallo poiché è il genere a me più familiare e che credo di saper gestire discretamente, ma vorrei anche scrivere un libro autobiografico sulla mia carriera arbitrale, ma per motivi di lavoro ancora non sono riuscita a pianificare la nascita di un nuovo libro…