Addio a Carlo Fruttero, grande protagonista della nostra letteratura
Carlo Fruttero è morto il 15 gennaio 2012, all’età di ottantacinque anni, nella sua casa a Castiglione della Pescaia, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria.
Nato a Torino il 19 settembre del 1926, Fruttero è stato un autorevole scrittore, collaboratore instancabile del quotidiano “La Stampa” e della casa editrice Einaudi, saggista e traduttore; uomo dal fisico minuto, timido e riservato, non amava i salotti e ha sempre affrontato la vita con ironia e intelligenza, pronto a dire la sua opinione con saggezza, dispensando opinioni e considerazioni dettate dal suo buonsenso.
L’ attività letteraria di Fruttero è stata legata a quella dello scrittore Franco Lucentini, con il quale ha esordito con una pubblicazione periodica di storie di fantascienza della Mondadori, Urania (scritti dal 1961 al 1986) ; in seguito i due autori hanno scritto romanzi polizieschi, saggi, articoli giornalistici e antologie.
Il primo importante successo letterario di Fruttero e Lucentini è il romanzo La donna della domenica, del 1972, un giallo ambientato nella città di Torino, dal quale Luigi Comencini prese spunto per realizzare un famoso film, divenuto immediatamente famoso negli anni Settanta. Ricordiamo altri importanti opere di questa illustre coppia del giornalismo italiano: A che punto è la notte, del 1979, Il palio delle contrade morte, del 1983, La prevalenza del cretino, del 1985, L’amante senza fissa dimora, del 1986, Enigma in luogo di mare, del 1991.
Dopo la scomparsa di Lucentini, morto suicida nel 2002, Fruttero, per un breve periodo interrompe la sua attività di scrittore per poi riprendere nel 2006 realizzando Donne informate sui fatti, libro arrivato in finale al Premio Campiello. Nel 2007 lo scrittore torinese riceve il Premio Chiara alla carriera e nel 2010 anche il Premio Campiello alla carriera.
Nel 2010 Fruttero scrive i suoi due ultimi libri. Mutandine di Chiffon, testimonianza dei ricordi della sua famiglia e delle esperienze della sua vita e La patria, bene o male, in collaborazione con Massimo Gramellini, un’opera dedicata all’unità d’Italia.
Carlo Fruttero ha rappresentato la nostra letteratura con dignità, valorizzando con sapienza la cultura italiana.