Intervista a Mariagrazia Buonauro autrice del romanzo “Sogni tra i fiori”
Innanzitutto vorrei congratularmi per il premio “Insieme nel mondo”. Deve provare una grande soddisfazione non solo per il premio in se stesso, ma per il progetto che esso supporta.
È sicuramente una bella soddisfazione ottenere un premio letterario e grazie al mio romanzo ho conseguito numerosi riconoscimenti. Essere sicuri che alla giuria è piaciuto il libro è davvero emozionante. Ho partecipato al Concorso Insieme nel mondo, realizzato per sostenere le missioni cappuccine di Ngauondaye in Centrafrica e Barentù in Eritrea, anche per il nobilissimo progetto che porta avanti.
Durante la serata di premiazione fu presentato al pubblico il progetto “L’Africa nel cuore” già avviato, e che con l’adesione di oltre quattrocento scuole in tutta Italia ha consentito all’Associazione di costruire una scuola per i bambini del Centrafrica.
Il romanzo presenta delle descrizioni molto delicate e spesso sofferte, con una scelta attenta nelle parole, come se fossero dosate per dare sonorità all’intero libro. Si intuisce la professoressa dietro queste scelte. Quanto ha lavorato prima che ritenesse che non ci fosse un errore? Si promuoverebbe o correggerebbe qualcosa adesso?
Ho una passione per la scrittura, amo dare libero sfogo al mio estro creativo. Scrivere non è facile, è un lavoro duro, faticoso. Io scrivo molto e di getto, poi passo alla revisione e le pagine vengono rilette, ricontrollate, aggiustate e limate. Nel mio libro ho voluto essere accurata e rigorosa, facendo ben attenzione alle parole. Nello scrivere questo romanzo ho lavorato parecchio e sono soddisfatta del mio lavoro; penso che non cambierei nulla, non mi correggerei e mi darei pure un bel voto.
È evidente la sua passione per la scrittura e si direbbe che non riesce a stare senza una penna in mano. Ha in serbo un nuovo romanzo?
Coltivo da sempre la mia passione per la scrittura. Scrivere è vivere; attraverso lo scritto posso esprimere tutto il mio sentire. Un nuovo romanzo? Sì, è in preparazione la mia seconda opera che spero, vedrà la luce l’anno prossimo.
Quali sono i suoi autori preferiti? Le consento di parlarmi anche di Leopardi.
Bella domanda! Gli autori che preferisco sono stati i miei maestri, quelli che ho letto e amato appassionatamente: Marcel Proust, Anton Cechov, Lev Tolstoj, Thomas Mann, Pier Paolo Pasolini, Andrea Camilleri, Oriana Fallaci e tanti altri.
Leopardi mi ha sempre affascinato per la sua arte spettacolare, la poesia emozionante, per quel caro abbandono ai dolci sogni creati dalla fantasia e dal sentimento. Egli usò una lingua limpida e raffinatissima con la quale presentava al lettore immagini immediate e reali, creando con le parole un’opera suggestiva.
Mi tolga una curiosità: cosa ha ispirato il titolo del suo romanzo?
La protagonista del libro è innamorata della natura, vive in un villino in campagna circondata da piante e fiori e lì coltiva i suoi sogni: l’aspirazione a diventare una scrittrice, il desiderio di un amore perfetto, il vagheggiamento di una vita tranquilla e felice.