“Le fredde stagioni del cuore” un libro ricco di emozioni
Scritti con un linguaggio immediato e schietto, Le fredde stagioni del cuore di Anna Maria Scuderi, edizione Akkuaria , è una raccolta di racconti sui sentimenti.
Sentimenti forti e autentici, che imprevedibilmente irromperanno nella vita dei protagonisti, travolgendola a tal punto da scoprire con orrore di non riconoscersi più e di essere diventati degli estranei per se stessi.
Ma i sentimenti sono destinati a mutare nel tempo, ogni passione a scemare, ogni desiderio di vendetta a estinguersi e così queste esasperate emozioni, guideranno i protagonisti ad una grande intuizione, quella che i sentimenti sono destinati a mutare.
Alla fine ognuno di loro ritroverà la sua più autentica intimità e tornerà a vivere la propria quotidianità con serenità.
“Le fredde stagioni del cuore”, è un libro che in ogni pagina e in ogni dialogo fa rivivere al lettore sentimenti conosciuti di amore, solitudine, gelosia, nostalgia; generando passioni e delusioni, che porteranno però alla rinascita.
“Si guardò le scarpe, erano vecchie e sgorbie. Pensò che doveva acquistarne di nuove. Guardare quelle della gente era una sua fissazione. Non sapeva spiegarsene il motivo, ma era come se così riuscisse a conoscere di più gli altri.
Le sue ad esempio raccontavano un lungo percorrere di strade, la sofferenza di piedi stanchi.
Ebbe la sensazione che tutti gli sguardi dei passeggeri di quel tram fossero rivolti ai suoi stivaletti e si accorgessero di quanto consunti fossero. D’istinto tirò indietro i piedi, sotto il sedile.
Sorrise.
Eppure quelle sue scarpe vecchie non corrispondevano al suo attuale stato d’animo. Adesso si sentiva serena. Non felice, no, solo serena. Sapeva che la sua vita sarebbe continuata senza grandi entusiasmi, né emozioni, ma che non ci sarebbero stati neppure grandi dolori. Che strana sensazione! Pensò. Era come se conoscesse il suo destino. Aveva la certezza che certe cose non le sarebbero mai più capitate e che altre le avrebbe accettate, fatte sue, perché questo era quello che doveva succedere.
Il tram si era intanto fermato e la gente si accalcava all’entrata per salire, cercando con avidità un posto in cui sedersi.
Una ragazzina minuta la colpì, era rimasta pigiata tra due omoni che si affrettavano a salire. Era vestita come in altri tempi. Una gonna azzurrina sotto il ginocchio a pieghe …”.