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“Solo la penombra”, il romanzo della caduta del Muro di Berlino

9788848809016gAutore: Carlo D’Alessio

Editore:Lampi di stampa

Eisenach, Repubblica Democratica Tedesca, 9 novembre 1989. Il giorno della caduta del Muro di Berlino. Ma la mattina fredda e luminosa in cui Werner, maestro elementare in pensione, esce di casa con il suo cane, ancora nessuno sa quale piega epocale prenderanno gli accadimenti nel giro di poche ore. Sono piuttosto fantasmi, generati dal perimetro velenoso di una memoria che Werner ha cercato di anestetizzare con paziente disciplina nel corso degli anni, quelli che tornano imprevedibilmente a urtare in modo sempre più insistente il suo fragile universo di rimozioni e assenze.

D’altronde che cosa resta a un uomo – a un tedesco – che ha attraversato, apparentemente indenne, l’esperienza tragica del nazismo e poi quella cupa e soffocante del socialismo reale? Nulla, sembrerebbe di poter concludere scorrendo le pagine di questo libro.  Neanche la memoria. “Come se tutto si fosse a un certo punto inaridito ed essiccato, riducendosi a un fossile che lui riconosceva ma di cui non era in grado di comunicare a nessuno – neppure a se stesso – il vero significato. […] Tutto il molteplice chiarirsi del destino individuale, attraverso gli innumerevoli fili che ci legano ad altri destini e a un tempo e a dei luoghi […] si rivelava a Werner nella sua reale densità emotiva solo a volte, in ricordi violenti e improvvisi o nella urgenza terribile e incerta dei sogni che lo trascinavano in una regione remota e senza chiarori.”

Da qui l’incapacità di Werner a stabilire un legame emotivo con gli altri, i figli in primo luogo, che ha allontanato da sé fino a renderseli estranei e ostili, nella speranza che l’oblio potesse affogare in una cecità senza redenzione il suo nome e il ricordo degli orrori di cui è stato una delle involontarie comparse. “La vita era – lo percepiva chiaramente – uno spreco inesauribile. I fiocchi continuavano a scendere a ondate sempre più fitte. Presto avrebbero ricoperto le strade e le case con un cuscino di piume, avrebbero cancellato le ultime presenze umane, avrebbero imposto il silenzio alle luci. Avrebbero riconsegnato lui alla voce silenziosa della terra.”

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Ma ora che la storia sembra rimettere tutto in discussione e le immagini televisive mostrano la caduta del Muro con una violenza festosa che varca ogni barriera, quello che ai più appare come l’alba di un mondo nuovo fa riemergere in Werner paure e turbamenti a stento tenuti sotto controllo. Così anche l’apparizione di una misteriosa figura di giovane (un’allucinazione legata al mondo della memoria o il sinistro monito della feroce rappresaglia che una dittatura in agonia potrebbe ancora mettere in atto?) scatena in lui sussulti profondi che lo costringono a portare a nudo una verità a lungo celata, in una resa dei conti che assume nelle pagine conclusive del romanzo un ritmo sempre più teso, destinato a risolversi in un inaspettato finale.

Un romanzo che narra la storia di un uomo come tanti coinvolto in uno degli eventi simbolici della storia europea del XX secolo.

Autore: joselito

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