Le gazze ladre
Autore: Ken Follet
Ken Follet, ancora una volta, ci delinea uno spaccato dell’Europa in guerra, disegna i suoi personaggi con la sagacia di chi indaga le pieghe dell’animo umano e non lascia che l’aspetto esteriore e le convenzioni si facciano limitanti.
Arriva fino a rivelare l’orrore che prova Dieter Franck, miliziano delle SS, nel torturare le sue vittime per ottenerne informazioni utili, l’astuzia che precede la scelta della tattica di tortura, il suo somatizzare, con feroci mal di testa, il dolore provocato ad inermi prigionieri. Ce lo presenta duro e spietato nel fare il suo dovere eppure in grado di amare: un dualismo nascosto in ogni cuore.
La vicenda si svolge nel maggio 1944, nella settimana precedente lo sbarco in Normandia. Siamo a Reims; nel vicino villaggio di Sainte-Cécile è stata installata una centrale telefonica di vitale importanza nella prosecuzione delle azioni belliche: distruggerla è essenziale per gli Alleati, conservarla perfettamente funzionante è lo scopo degli occupanti.
Toccherà ai maquis (i partigiani francesi) dare l’assalto al castello che ne è la sede. E’ una donna, un’agente inglese del SOE, ad organizzarli, si chiama Flick Clairet, nome in codice Pantera e fa da anni la spola fra Inghilterra e Francia, tenendo i contatti con numerosi gruppi della Resistenza.
Ispirato ad un fatto realmente accaduto questo libro non può sicuramente mancare nella vostra biblioteca.