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L’ebbrezza degli dei

A partire dal 15 Marzo 2008 sarà distribuito in libreria il romanzo
L’ebbrezza degli dei, di Laurent Martin, nella traduzione di Ondina Granato.

Marne la Vallée, città industriale alle porte di Parigi, è teatro della
tragedia inscenata da Laurent Martin, che vede come protagonista un
disincantato poliziotto di periferia, Max Ripolini. Nonostante la sua
modesta esistenza da sbirro municipale, si trova coinvolto nell’inseguimento
di un serial killer che sfigura giovani donne nubili dopo che l’assassino ha
ucciso la sua ex compagna. Su questo intreccio l’autore elabora il suo
romanzo costruendolo come una tragedia greca. Alla narrazione dell’eroe si
oppone il punto di vista del coro, rappresentato dalla città e dai suoi
abitanti. Marne-la-Vallée, con il suo caos urbano, è molto più che un
semplice sfondo, vive e accompagna i crimini che hanno luogo, in un certo
senso li favorisce. Max racconta di regolamenti di conti nella comunità
cinese, bordelli clandestini, e tutto lo porta a coloro che secondo l’autore
sono i veri colpevoli del malessere della città. E quando l’assassino viene
scoperto, sono il ricordo e la sensazione del viaggio nel cuore
dell’universo urbano che continua ad accompagnare il lettore.

Laurent Martin ci offre un poliziesco che non lascia alcuna speranza di
redenzione. Costruito come una tragedia greca con coro, corifeo e un eroe
perseguitato dalla sfortuna, il libro termina nel completo disincanto. Se
avete intenti suicidi, lasciatelo perdere. Altrimenti, questo affascinante
poliziesco non vi abbandonerà mai più.
J.-P. Gat, Le Matin

Laurent Martin è nato a Gibuti nel 1966. È stato libraio, archeologo,
professore di lettere, storia e geografia. Vive attualmente in Normandia.
L’ebbrezza degli dei è il suo primo romanzo noir e si è aggiudicato il Grand
Prix de la Littérature Policière 2003, il più prestigioso premio per la
letteratura gialla e noir in Francia, equivalente del Goncourt.

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“Il Corifeo

Prima vediamo la morte, questo scarto del futuro. Una sporca storia che
comincia dalla fine. Dal grande salto. Dal nulla. Dal ritorno alla polvere.
In seguito ci sarà un uomo. Un uomo buttato alla cieca nella vita che si è
costruito. Spazzato via, sballottato, malmenato, resiste, ma tutto
probabilmente si gioca in anticipo. Un uomo che crede che gli dei abbiano
sete del sangue delle vittime. Allora comprenderemo il mondo, il mondo per
quello che è. Tanfo infernale. Amalgama confuso, conservato sottovuoto, di
vite tristi e meschine. Io mischio. Mischio. Mischio. La grande miscela
primitiva delle passioni. Ora bisogna frugare nella spazzatura della vita.
Che mestiere di merda! E questa gente, queste persone, che si incontrano
continuamente. Che si aggrovigliano senza vedersi! Non va bene! Seguite le
istruzioni! Una dopo l’altra! Una dietro l’altra! Nell’ordine, se no è il
caos!”

Autore: admin

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