Le rondini di Kabul.
Anno pubblicazione: 2007
Prezzo: 8,40
Genere: Romanzo
“un grido lacerante nel cuore della notte dell’oscurantismo”
Un tempo la sua fama rivaleggiava con quella di Bagdad e Samarcanda, ma è un tempo lontano: oggi Kabul “è una città in avanzato stato di decomposizione, dove la polvere ha prostrato i frutteti, accecato gli sguardi e sigillato le menti”. Su questa terra afgana, messa a ferro e fuoco in vent’anni di guerre, il grande scrittore algerino volge oggi il suo sguardo per raccontarci una storia che mette i brividi, una vicenda che sembra uscire da una tragedia classica, con quattro protagonisti colti in un momento cruciale della loro esistenza: Atiq, il guardiano del carcere che non riesce più a sostenere il ritmo delle esecuzioni, e sua moglie Mussarat, condannata da un male incurabile; Mohsen, un borghese decaduto, e sua moglie Zunaira, un tempo avvocato e sostenitrice della causa femminista. Quattro sopravvissuti condannati a vivere “in un mondo tanto oscuro e ingrato, in una città completamente sfasata, pavesata di patiboli e percorsa da relitti umani”. Ognuno di loro incarna un particolare tipo di risposta all’integralismo: la resistenza, la follia, la sottomissione, la fuga nell’illusione, perché ognuno reagisce in funzione dei propri mezzi per cercare di mantenere la dignità. Ma per tutti e quattro viene il momento di dare un senso alla propria vita. Sarà attraverso l’amore, anche se coincide con il sacrificio. Affidandosi a una scrittura ricca e intensamente poetica, Yasmina Khadra scaraventa il lettore nel cuore di una follia in cui si perdono i confini tra vita, amore, morte e sopravvivenza. Anche se, sembra dire, il male non è sempre solo là dove si crede, aspetta il suo momento nascosto dentro ognuno di noi. E’ un bagno al vetriolo da cui si esce sconvolti, un romanzo straordinario che è anche un grandioso inno alla donna, il libro più bello, più forte, più ‘alto’ di una delle più importanti voci del mondo arabo.