Ragazzo
Autore: Massimo Fini
Casa Editrice: Marsilio
Anno pubblicazione: 2007
Prezzo: 13,00
Genere: Romanzo Italiano
«Benché la mia giovinezza sia ormai lontanissima non sono ancora così decrepito da averla dimenticata del tutto.
E questo libro, che parla della vecchiaia, è in realtà, un inno a quella irripetibile età in cui ci chiamavano“ragazzi”»
Una spietata analisi, senza infingimenti, senza autoillusioni, senza autoinganni sulla vecchiaia, al di là delle ipocrisie e della retorica con cui oggi cerchiamo di abbellire e edulcorare quella che chiamiamo eufemisticamente «la terza età» rendendola così, se possibile, ancor più crudele e beffarda. E, insieme, in un gioco di rimbalzi, un appassionato inno alla giovinezza, «quella irripetibile età in cui ci chiamavano ragazzi».
Animato da ricordi e esperienze personali, nelle quali il lettore non farà fatica a riconoscersi perché Fini riesce a dare ai fatti che rievoca, ora con tenerezza, ora con ironia ora con sarcasmo, a volte con lucida ferocia, significati e valenze universali, è anche una sorta di singolare autobiografia giocata solo sul filo del rapporto giovinezza/vecchiaia, sul cui sfondo domina, enigmatico e incontrastabile, il vero protagonista del libro: il Tempo.
Un libro per tutti gli “over 50”
«Non salgo più su un autobus: ho il terrore che mi cedano il posto»
«Una delle cose che fa sentire più vecchi è veder invecchiare anche i tuoi coetanei»
«Non si può ammazzare il tempo. È il tempo che ammazza noi»
«Credo di aver fatto il giornalista nell’illusione di contrastare il Tempo, di allungarlo, di dilatarlo
vivendo più vite coll’immergermi in quelle altrui»