Il nuovo mutualismo
Autore: Lorenzo Guadagnucci.
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2007
Prezzo: 10,00
Genere: Romanzo Italiano
Il “mutualismo” costituisce il filo conduttore, l’ispirazione di fondo che spinge Guadagnucci a interrogarsi sulle forme attuali della solidarietà sociale.
Le forme di autorganizzazione sociale crescono e si diffondono nella prima metà del secolo XIX, come risposta, come autodifesa della società di fronte al processo di disgregazione sociale, di rottura dei legami determinati dal capitalismo industriale nella sua fase di accumulazione sregolata. Nel corso dei decenni, come è avvenuto per molti movimenti, queste forme sociali spontanee e autorganizzate si istituzionalizzano e diventano grandi organizzazioni che – come è avvenuto per esempio con la potente Lega delle cooperative nel nostro paese – perdono in buona parte l’anima e la loro mission originaria.
Oggi, nell’era del neoliberismo e della deregulation, della riduzione del Welfare State e della crescita ipertrofica della mercificazione, la società sta reagendo e costruendo delle nuove forme di mutualismo, cioè di scambio socio-economico fondato sul dono e la reciprocità, su un forte senso di etica sociale nei comportamenti. Si tratta di una risposta forte, e dal basso, alle difficoltà dello stato di soddisfare i bisogni complessi della società. Dal commercio equo alla finanza etica, dalla cooperazione popolare internazionale ai Gas (Gruppi di acquisto solidali), dalle fabbriche argentine autogestite alle banche del tempo nel mondo occidentale, fino alle forme di autogestione di monete locali complementari, possiamo leggere questi fenomeni sociali come forme attuali di mutualismo, con una grande e inaspettata potenzialità.
Quello di cui abbiamo bisogno oggi è più innovazione e immaginazione sociale. Come suggerisce peraltro Ilya Prigogine: “Il possibile è più ricco del reale. La natura ci presenta in effetti l’immagine della creazione, della novità imprevedibile. Il nostro universo ha seguito un percorso di biforcazioni successive, ma avrebbe potuto seguirne altre. Forse possiamo dire la stessa cosa per la vita di ognuno di noi”.