Le donne sono diverse
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? A queste tre famose domande se ne dovrebbe aggiungere una quarta, non meno enigmatica delle altre, e forse anche più stimolante: che cosa abbiamo perso e che cosa abbiamo guadagnato di un sesso invece che di un altro? Luciano De Crescenzo aveva otto anni quando il compagno di banco Peppino De Matteis lo mise al corrente di una scoperta sensazionale: “Lucià”, gli disse “le femmine sono diverse, non sono come noi”. Il problema interessò subito il piccolo De Crescenzo, e ha continuato ad interessarlo per tutta la vita, anche perchè, via via che il tempo passava, si accorgeva che le differenze erano tante, non solo quelle che aveva in mente l’amico Peppino. Così tante che De Crescenzo ha pensato di scriverci un libro, per fare il punto della questione.
L’universo femminile, raccontato in queste pagine, è quanto mai composito e affascinante: donne che soffrono per amore, donne maltrattate, donne belle, donne brutte, madri, mogli, amanti, prostitute, lesbiche…; donne che l’autore ha conosciuto nella realtà o attraverso i libri. E’ il caso delle tremende dame di corte dell’antica Roma – Giulia, Messalina, Poppea… – o delle eroine – Arianna, Fedra, Didone, Deianira, Briseide, Medea, Elena, Penelope… – di cui Ovidio mise in versi, nelle Heroides, i pensieri d’amore e i lamenti.
Parlare di donne è per gli uomini un argomento inesauribile, così come per le donne parlare di uomini. Forse Dio ha creato i maschi diversi dalle femmine perchè i rapporti tra i sessi fossero vivacizzati da quella punta di gaia curiosità che è presente in ogni pagina di Le donne sono diverse.