La sottile linea rossa
Seconda guerra mondiale, spaventoso incubo di sangue e sofferenza che scuote ancora le coscienze. Questo libro straordinario, apparso per la prima volta nel 1962, considerato un capolavoro indiscusso tra i romanzi di guerra, rievoca uno dei più sanguinosi episodi del conflitto: lo sbarco americano avvenuto nel novembre del 1942 sull’isola di Guadalcanal occupata dai giapponesi.
Al centro della narrazione le avventure dei soldati appartenenti alla compagnia “C-come-Charlie”, gran parte dei quali ventenni alle prime esperienze di guerra. Un battesimo di fuoco drammatico, il loro: nella giungla imperversano la malaria e il colera, l’acqua e i rifornimenti scarseggiano, le schermaglie con i giapponesi si fanno di ora in ora più frequeni e micidiali. E per di più si susseguono le marcie sfibranti nell’afa e nell’umidità tropicale e sotto la pioggia che cade a dirotto.
Agli ordini del coraggioso capitano Stein questi uomini – spavaldi, forti, vitali – appaiono come una formidabile macchina bellica ma in realtà nel profondo ciascuno vive un propri, particolare inferno privato: il soldato scelto Doll ìè sconvolto quando tira una granata per la prima volta; il maresciallo Welsh vede con sgomento l’amico Tella morire atrocemente in uno scontro a fuoco; il caporale Fife sperimenta l’amore tra uomini . Mentre, scandite da un ritmo incalzante, si alternano azioni e battaglie ciscuno è solo di fronte all’eventualità della morte, ciscuno è preda di un profondo, acuto senso di impotenza che lo porta a riflettere sul significato della propria esistenza.
Perchè tutti i soldati della “C-come-Charlie”sono consapevoli dell’assurdità, dell’inutilità di ogni guerra. E nessuno dei sopravvissuti, nonostante la vittoria finale, si sentirà vincitore.