Speriamo d’andà da Fazio | Carlo Bolli e Lorenzo Castellano
La trama
Edoardo e Francesco sono due navigati professionisti del mondo dello spettacolo, due uomini maturi che hanno passato i cinquanta e soprattutto due grandi amici.
Base dei loro frequenti incontri è una piccola libreria – bistrot del quartiere Trieste a Roma, “Tra le righe”, dove spesso si vedono all’ora di pranzo per fare il punto sulle loro vite, in compagnia dei due giovani e simpatici proprietari del locale, Valentina e Angelo. Gli argomenti sono da un po’ di tempo sempre gli stessi, ovvero il lavoro in televisione che non c’è (e quando si trova viene sottopagato), l’umiliazione di dover accettare compensi irrisori e l’inquieta e sempre liquida vita sentimentale di Edoardo, che non riesce proprio a scrivere una volta per tutte la parola “stabilità”.
Edoardo e Francesco amano piangersi addosso davanti ad un crostino provola e funghi e un’insalata mista ma lo fanno sempre con ironia e allegra rassegnazione, con la consapevolezza che i veri drammi della vita sono altri.
Durante uno di questi pranzi conoscono casualmente un altro cliente del locale, una bella e vistosa signora dai capelli rossi, Agata. Questa si presenta come una nota gallerista d’arte e mostra subito un certo interesse per il burbero e piuttosto permaloso Edoardo…
I due amici hanno situazioni familiari molto diverse: Francesco vive in una famiglia stabile e serena con due figli adolescenti e una moglie innamorata; mentre Edoardo sta lasciando la sua compagna, Grazia, una donna più giovane di lui che fu la causa della fine del suo matrimonio con la seconda moglie, Sara, dalla quale ha avuto due figli ormai adulti, Carlotta e Daniele. Ha alle spalle anche un precedente matrimonio dal quale ha avuto un figlio, Vince, che vive con la sua famiglia in Australia.
L’insoddisfazione lavorativa dei due porta Edoardo ad avere un’idea: scrivere un libro che parli delle loro vicende di vita e professionali…
Questi i protagonisti e i vari input (e non ve li abbiamo svelati tutti, ovviamente!) di Speriamo d’andà da Fazio di Carlo Bolli e Lorenzo Castellano. Il titolo dell’opera, come la stessa, costituisce una metafora, nonché una sorta di mantra. Infatti, è la frase che Edoardo e Francesco, intenzionati a scrivere il loro libro, si sentono ripetere da editori, scrittori, editor e addetti ai lavori in editoria: «Se volete vendere qualche copia dovete andare da Fazio». In sintesi al di là della qualità, dei meriti o dei contenuti del lavoro, importante è trovarsi una vetrina mediatica dove illustrare il proprio prodotto. In questo caso Fazio è indubbiamente la vetrina più prestigiosa.
Speriamo d’andà da Fazio è un romanzo che mette ‘in mostra’ la vita di due uomini, e non solo, che si barcamenano, sempre con ironia, tra difficoltà di vario genere, in primis lavorative e affettive.
«Voglio solo sapere la ragione di questo tuo negarti. Il tuo rifiuto mi pesa molto più della nostra separazione. Mi hai sempre detto che i distacchi seppur desiderati sono le cose più dolorose da affrontare pertanto hanno bisogno di una preparazione e di una elaborazione. Invece tu?».
Ha pronunciato le parole senza quasi riprendere fiato. La interrompo. «Hai ragione Grazia. Sono stato malvagio e crudele. Ma dovevo pensare a me. Dovevo azzerarti». Allunga una mano a prendere la mia. «La nostra storia non è stato il capriccio di un vecchio e di una giovinetta». Mi carezza la mano. «È stata una passione intensa». Con delicatezza sottraggo la mia mano dalla sua. «Per me sei stata come una fede, priva di ogni dubbio. Detto da un agnostico spero ne comprenda il significato»
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Gli autori
Lorenzo Castellano nato a Roma 55 anni fa, “figlio d’arte” (Castellano e Pipolo), lavora da 35 anni nel mondo dello spettacolo, in qualità di sceneggiatore, regista cinematografico nonché autore televisivo. Ha firmato moltissimi programmi di intrattenimento, come Domenica in 92 con Pippo Baudo, Fantastico 97 con Enrico Montesano, La talpa e cinque edizioni del Grande fratello.
Inoltre è stato assistente alla regia in due grandi film degli anni 80, Grand’hotel Excelsior e Segni particolari: bellissimo, ha scritto e diretto la serie televisiva College e partecipato alla stesura di varie sceneggiature.
La scrittura, pertanto, lo accompagna da svariato tempo, essendo la materia prima della sua professione.
Progetti per il futuro? “Un romanzo thriller mozzafiato, una sceneggiatura per una commedia cinematografica e un programma televisivo per la Rai: insomma, non ci penso proprio ad annoiarmi!”
Carlo Bolli, regista, sceneggiatore e scrittore, è nato a Roma 67 anni fa. Ha collaborato a lungo con la Rai realizzando tra gli altri: Odeon, Variety, Mr Fantasy, Immagina, Il tempo delle scelte.
Ha realizzato documentari, video musicali e spot pubblicitari; scritto sceneggiature e diretto film, quali Anche le donne hanno perso la guerra; Perché gli uomini invece di stare fermi se ne vanno da un posto all’altro? e Il primo giorno di sole sul precariato giovanile.
Ha pubblicato il suo primo libro-biografia Un minuto oltre il futuro per la Ser.
Ai due amici l’idea di dar vita al romanzo Speriamo d’andà da Fazio è arrivata quasi per caso, in seguito a lunghe chiacchierate e mangiate in una accogliente libreria di quartiere, e prende spunto inizialmente dal loro vissuto, anche se poi i personaggi della storia narrata imboccano strade di vita assolutamente originali e differenti dalle loro.
Lo stile
“Scrivere questo libro è stato innanzi tutto un piacere e un gioco. Quando lo abbiamo terminato, Carlo ed io, ci siamo sentiti così appagati da non sentire il bisogno di altro: la pubblicazione era diventata quasi superflua. Ecco secondo noi, un buon motivo per leggerlo e scoprire il segreto che si nasconde tra le sue pagine” ci spiega Lorenzo Castellano parlando dell’opera oggetto della nostra presentazione.
Speriamo d’andà da Fazio asseconda il desiderio dei due autori di raccontare i cambiamenti che stanno trasformando, e devastando, il mondo dello spettacolo, soprattutto nel ‘dietro le quinte’, che coinvolge tutti quei lavoratori che svolgono con serietà e preparazione il loro lavoro senza che esso venga riconosciuto dal grande pubblico. Spesso si tratta di professionisti sottopagati, che quotidianamente sono chiamati a fare i conti con difficoltà e imprevisti.
Il pubblico ideale di questo libro è sicuramente un pubblico curioso sia del mondo della televisione della quale sono citati alcuni gustosi aneddoti che delle storie d’amore complicate.
Lo stile semplice di Bolli e Castellano è messo al servizio di un progetto accattivante e originale, con lo scopo di conferire ritmo nell’intreccio delle vicende narrate.
In Speriamo d’andà da Fazio di autobiografico c’è l’amicizia che lega i due protagonisti e il loro vivere nel mondo dello spettacolo. Tutto il resto è fiction.
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