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Garofani di metallo | Kati Galli

Trama

Con il suo terzo romanzo, “Garofani di metallo” Kati Galli volge la penna alla sognante atmosfera portoghese, che si lascia assaporare attraverso i viaggi dei protagonisti.

Kati Galli Garofani di metalloÈ così che le vicende di Maria, Roberto e Ricardo s’intrecciano attorno a un contesto socio-politico decisivo per la storia portoghese.

Il tutto ha inizio nel 1974, anno della Rivoluzione dei Garofani, il colpo di Stato non cruento, che ha portato al ripristino della democrazia in un Paese tenuto sotto scacco dall’autoritarismo dittatoriale dell’Estado Novo.

Con un salto temporale che ci riporta ai nostri giorni, l’autrice lascia che sia Antonio, figlio di Ricardo, a riprendere un viaggio, dalla Guinea-Bissau alla volta di Lisbona.
Rientrato nel Paese che ha dato i natali al padre, Antonio ritrova alcune foto che ritraggono Ricardo nel periodo antecedente la sua fuga per l’Africa.
Scatti che sono memorie e tracce, così come le annotazioni su delle foto in particolare, che riportano il nome di Maria e Roberto, uno zio della cui esistenza Antonio era sempre stato tenuto all’oscuro.

Altre note di difficile analisi, come le date riportate costituiscono tessere di un puzzle disordinato che Antonio sente di dover ricomporre.
I suoi tentativi lo spingono a rintracciare lo zio Roberto, che, incoraggiato da un nipote ritrovato, si costringe ad affrontare il proprio doloroso passato. 

Ripercorrere i dettagli sopiti è davvero difficile e doloroso: riaffiorano le antiche sensazioni di pericolo, l’annichilente paura dal totalitarismo della PIDE (la polizia politica portoghese), il terrore dei complotti.
Eppure…eppure un nome risuona ancora dolce nei ricordi, un nome che profuma d’amore: è il nome di Maria, amica d’infanzia dei due fratelli, cresciuta con loro nel quartiere della Mouraria, cuore pulsante e variopinto di Lisbona.
Così, sulla scia del passato, Antonio riesce a rintracciare Maria, che racconterà il suo segreto, ma soprattutto il ruolo cruciale assunto nella vita di Ricardo.

Persino Roberto dovrà fare i conti con un passato di cui era all’oscuro: la sua piccola rivoluzione avrà luogo proprio lungo il sentiero dei ricordi.

Le opere dell’autore

Kati Galli ama la scrittura e a questa dona un grande spazio per la propria vita.

Insegna in una scuola materna sul Mar Rosso; vivere in Egitto è certamente un’esperienza di vita che le apre lo sguardo verso nuove prospettive. Guardare il mondo da altre angolazioni le permette di dare alla luce, nel 2015, il suo primo romanzo-saggio autobiografico “L’araba felice, un’italiana tra i Mori”.

Il suo secondo lavoro “Nero Oltremare” è una storia intrisa di storie, che volge il pensiero alle difficoltà generazionali e culturali, in una coralità di voci che rendono sonoro il dolore.
Garofani di metallo” è la sua terza fatica: una storia cullata dal canto nostalgico di due viaggi memorabili in Portogallo.
Al momento sta lavorando su un saggio sul terrorismo e sulle guerre in Medio Oriente, che spera venga dato alle stampe entro primavera del 2017.
Per maggiori informazioni, visitate la pagina dell’autore.

Lo stile

Si dice che un viaggio sia innanzitutto un modo per conoscere se stessi: abbandonare le certezze che abitano il porto sicuro del personaggio che interpretiamo, per esporci con coraggio al vento incerto delle nostre paure.

Ogni nuovo incontro o riscoperta sensazione suggeriranno un colore di quel sé che ognuno di noi custodisce e che, per un motivo o per un altro, tiene nascosto.
Nel romanzo di Kati Galli c’è questo e molto altro: il calore dei portoghesi, la luce abbagliante di alcuni improvvisi scorci di mare, la dolcezza struggente del fado, l’inconfondibile melodia popolare. È quest’onda di vitalità e tradizione che travolge Antonio al suo rientro in una Lisbona che prova a festeggiare, con le forze ritrovate, ma soprattutto riconquistate.
A Lisbona l’indipendenza non è solo riscatto da un regime politico oppressivo, ma anche e soprattutto motore di quell’aspirazione personale all’autodeterminazione.

Con la sua narrativa a sfondo storico, unita al guizzo del noir, Kati Galli valorizza le personalità forti di ogni singolo protagonista. Perché il segreto è tutto lì: saper incassare un urto senza rompersi per il contraccolpo.
La resilienza è dunque il filo conduttore di una vicenda che con una scrittura fluida accosta la delicatezza dell’amore e degli affetti familiari alla brutalità di una vicenda storica di un popolo culturalmente molto vicino al nostro. E la Rivoluzione dei Garofani è quello sfolgorio rosso di speranza che ne sancisce il più alto dei significati.
In un contesto sapientemente documentato, i personaggi nascono dalla combinazione di tutte le microstorie incontrate nel corso dei due viaggi intrapresi dall’autrice: certi di conoscere il loro passato, saranno catapultati sulla stessa linea del lettore, inconsapevoli di alcune verità ormai sepolte dallo scorrere del tempo.

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Autore: redazione

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