Azzurra| Mattia Mascagni
Azzurra, la leggenda romagnola che si tinge di noir
Mattia Mascagni si presenta in punta di piedi, quasi volesse sorprendere e stupire i lettori con il suo romanzo d’esordio “Azzurra” e con le sue pagine sospese tra il mondo onirico e la realtà.
Mascagni ha la maestria di saper tracciare con equilibrio le fila di una trama che miscela il racconto popolare e i suoi toni sorprendenti del paranormale, con la delicatezza dell’amore, realizzando un thriller capace di coinvolgere e depistare il lettore, nel suo personale percorso di abbandono alla lettura.
“Azzurra” è una storia avvolta dalla magia e dal fascino delle leggende, come quelle tramandate nel corso dei secoli, gelosamente custodite dalla cultura di un popolo che ricorda e protegge le proprie origini.
Guendalina Malatesta e il mistero attorno alla sua figura
Il racconto è incentrato attorno alla figura di Guendalina Malatesta, nota con il soprannome di “Azzurrina”, protagonista di una leggenda medievale diffusa tra le colline romagnole della Val Marecchia, terra ricca di misteri e grandi tradizioni storiche.
Si narra che Guendalina Malatesta fosse una bambina albina e che, data la stravaganza del caso per l’epoca, la madre le tingesse i capelli di nero con dei pigmenti volatili, che le donavano i tipici riflessi azzurri, come i suoi occhi, da cui è poi derivato il soprannome della bambina.
La vicenda leggendaria che sottende la storia di “Azzurrina” ricostruisce lo scheletro narrativo di un mosaico di eventi e casualità che coinvolgono alcuni personaggi, quasi fosse un gioco del destino a sorprendere le loro vite perfettamente intrecciate.
In modo sempre indiretto l’ombra di Azzurrina sembra fare capolino tra le esistenze sino allora distanti ed estranee dei vari protagonisti del racconto, per tracciare un filo conduttore dalle tonalità azzurrine.
Il thriller di Mattia Mascagni induce il lettore a inoltrarsi in un labirinto esoterico ricco di manifestazioni paranormali, dove il costante palesarsi della numerologia connessa ai sentieri intangibili dell’universo onirico, dimostra i suoi infiniti legami con il reale, spiazzando e disarmando.
Almeno fino a quando sarà chiaro che solo seguendo i vari indizi sfuggenti si potrà giungere una volta per tutte alla soluzione del mistero per liberare l’anima pura di Azzurrina.
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L’autore
Mattia Mascagni nasce a Bologna nel 1981, città nella quale intraprende un percorso di studi classici coltivando in parallelo la grande passione per la fotografia.
In un connubio decisamente vincente, l’influenza classica del culto del bello ispira gli scatti dell’autore, che con occhio attento e deciso riesce a cogliere una realtà effimera e difficile da immortalare.
Gli scatti di Mattia Mascagni lasciano trasparire una personalità e una sensibilità fuori dal comune, in grado di indagare gli aspetti fuggevoli della vita quotidiana.
Il pressante desiderio di conoscere e il suo atteggiamento di ricerca della verità lo inducono a interessarsi ai fenomeni paranormali, o più generalmente ‘anomali’, nel tentativo di documentarli e fissarli con la fotografia e con registrazioni audio e video.
Non credere alle coincidenze: è questo forse il motto che lo ha accompagnato nella realizzazione del suo romanzo. Era il 2010 quando notò che su una sua foto scattata all’interno del castello di Montebello, noto centro di studi e ricerche di tipo parapsicologico, era ritratta la sagoma antropomorfa di una bambina sospesa nel vuoto.
L’immagine fu analizzata e dichiarata originale e non contraffatta: si trattava forse proprio del fantasma di Azzurrina?
Certamente una “casualità” di questo genere non poteva lasciare indifferente uno spirito attento come quello di Mattia Mascagni…ed ecco che l’autore mette in piedi un romanzo dai toni sospesi, in grado di parlare di sentimenti, sofferenza, emozioni, vita, morte ma anche di liberazione e rinascita.
In cantiere Mattia ha altri progetti, ma nel frattempo con questo romanzo invita a scavare oltre le evidenze, perché anche sotto una comune leggenda può esser sepolta la verità.
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Lo stile
Scoprire le proprie passioni porta sempre a piacevoli risultati: l’esperienza narrativa di Mattia Mascagni nasce proprio dalla novità di una recente passione.
“Azzurra” nasce da una risposta intima al desiderio di Mattia Mascagni di raccontare il filone del genere paranormale, mantenendo alto il focus anche sulle tematiche tangibili della quotidianità.
Così l’amore, la fede, la vita e la morte prendono sotto braccio le anomalie della realtà per mettere in piedi un telaio complesso, fino a toccare alcune delicate questioni come la presenza di entità intelligenti oltre la vita.
Nascondendosi un po’ dietro il personaggio di Monsignor Marte, l’autore si lancia nella scoperta del nuovo e dell’anomalo, in un confronto rispettoso anche con il lettore più scettico.
Nel corso di quest’esperimento prende forma un testo fantastico e fantasioso allo stesso tempo, il cui fulcro indiretto è rappresentato dalla Leggenda.
La figura di Azzurrina Malatesta ha popolato i racconti d’infanzia di molte generazioni romagnole, compresa quello dello stesso autore, che da fruitore di storie, ne è diventato narratore.
Facendo ricorso a riferimenti e documenti storici, Mattia Mascagni riesce a evocare, mantenendo alto il livello di credibilità dell’intera trama, ponendo il lettore dinanzi all’evidenza dei fatti.
In uno stile personale, Mattia Mascagni crea un romanzo carico di scrittura dai tratti istintivi, che non pretende e nemmeno chiede di emulare, preservando l’originalità della propria penna.
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Giugno 5, 2018
Ho letto Azzurra e mi ha colpito piacevolmente l’eleganza ed il romanticismo dell’autore. Mascagni usa le parole come carezze, sfiorando amorevolmente l’anima del Lettore. Lo consiglio!