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La chiave di Dante, di G. L. Barone

La chiave di Dante” è un thriller “made in Italy” a carattere storico, con molteplici riferimenti al mondo dell’arte.

La chiave di danteUscito nelle librerie il 5 febbraio 2015 per la Newton Compton Editori, è il romanzo di Giuseppe Leto Barone, considerato uno degli astri emergenti della letteratura thriller internazionale. L’esordio di G.L. Barone è datato 2003, con il romanzo thriller-politico “Il Segreto dell’Unione” che, oltre ad aver riscosso un notevole favore del pubblico, è stato insignito di premi a rilevanza nazionale e internazionale (“Terre del Vesuvio” e “Premio internazionale Navarro”)

Ma passiamo al libro. La copertina mi ha fatto immediatamente pensare a Inferno di Dan Brown, che vede in primo piano il profilo di Dante Aligheri; inoltre, anche lo stile narrativo avvincente e incalzante rimanda allo scrittore statunitense e questo mi affascina e mi strega.

La Trama

Non resterete sicuramente senza parole se vi svelo che Manuel Cassini è un professore di letteratura e uno dei massimi esperti e studiosi del Sommo Poeta. Un invito misterioso e improvviso lo costringe a recarsi a Parigi, per un viaggio che si rivelerà tutt’altro che di piacere, perché il brillante professare si ritroverà, suo malgrado, a doversi occupare di un caso decisamente indecifrabile.
Cosa sarà successo? Andiamo per ordine. Parrebbe che, durante la vigilia di Natale, Monsignor Claude de Beaumont, curatore dei musei vaticani dopo aver attentamente studiato il dipinto della Trasfigurazione di Raffaello abbia deciso all’improvviso di suicidarsi gettandosi da una scalinata. O almeno così raccontano alle forze dell’ordine. Voi ci credete? 
Ma la morte del curatore non è l’unica a destare sospetti: nei giorni seguenti si susseguiranno misteriosi delitti, uno tra l’altro a Firenze e l’unico che sembra poter dipanare questa matassa è proprio il Professor Cassini.
Supportato dall’ispettore dell’Interpol, Nigel Sforza, Cassini dovrà risolvere una serie di enigmi, rimasti insoluti per ottocento anni e che sono celati dietro le opere d’arte di grandi artisti come Botticelli, Caravaggio, Leonardo Da Vinci. 
Il primo mistero si cela proprio nella frase di Dante riportata nell’invito.

«Mi sa spiegare il motivo per il quale sull’invito c’è una frase di Dante? Com’era…“ O voi ch’avete li ‘ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ‘l velame de li versi strani”»

Tutto sembra portare in Islanda e, precisamente, verso un forziere sepolto nel 1200 durante una spedizione segreta condotta da ottanta cavalieri.
Cosa c’è nel forziere? Ovviamente un oggetto che per nessuna ragione può cadere nelle mani sbagliate.
Ma questo sta a voi scoprirlo leggendo il libro.

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Il ritmo avvicente di G.L. Barone

Alla lettura questo thriller ha un ritmo incalzante, con una trama accattivante che riesce a trascinare il lettore pagina dopo pagina, mistero dopo mistero, deliziando il lettore con alcun curiosità a carattere storico e artistico, grazie alle descrizioni accurate dei vari dipinti rinascimentali come “La Gioconda” e “Il Cenacolo” di Leonardo Da Vinci “La Primavera” del Botticelli ecc…

Se avete amato i libri di Dan Brown o vi piacciono le storie cariche di intrighi, delitti, cospirazioni, questa caccia al tesoro sicuramente non vi annoierà.

Sinceramente ora sono molto curiosa di leggere il suo nuovo romanzo, “I manoscritti perduti degli Illuminati”, uscito l’11 febbraio sempre per Newton Compton Editori, perchè pare che alcuni misteri non rivelati in “La Chiave di Dante” sembra avranno finalmente delle risposte.

Autore: Ilaria Greco

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