La tomba maledetta – Il figlio di Ramses
Il 2016 alza il sipario su un grande evento editoriale: l’attesissimo ritorno di Christian Jacq, il celebre egittologo autore della saga “Il grande romanzo di Ramses” che dal 1995, anno in cui fu pubblicato il primo dei cinque romanzi, continua a tenere con il fiato sospeso i lettori di ben 25 paesi di tutto il mondo, con ben 35 milioni di copie già vendute. Un trionfo internazionale che riecheggia a distanza di anni, pronto a riproporsi con una nuova trama avvincente e il fascino storico di uno dei contesti culturali più ricchi e seducenti di sempre, l’intramontabile Sole d’Egitto.
Le nuove avventure vedranno la luce il 14 gennaio con il primo episodio della saga che subito catapulta nel mistero: “La tomba maledetta”.
Lo abbiamo letto in anteprima per voi, pronti a solleticare la vostra curiosità.
Christian Jacq ci riporta indietro nel tempo, nella splendida Menfi. Come anticipa il titolo della saga, protagonista de “Il figlio di Ramses” sarà il secondogenito del Faraone Ramses II e della bella Iset, Setna. A differenza del fratello maggiore, il valoroso generale Ramesse, la cui ambizione principale era quella di seguire le orme del padre fino a ereditarne il ruolo di guida del Paese, Setna “pur non essendo un vigliacco, odiava la violenza”.
Sin da piccolo passava il suo tempo a leggere antichi papiri, mostrando con il passare degli anni un grande interesse per la cultura. Molto abile e scrupoloso nella trascrizione di geroglifici, sotto la guida del Calvo, un insegnante molto rigido, si esercita quotidianamente nella speranza di diventare sacerdote del sacro tempio di Ptah.
«Tutto è geroglifico, qualunque forma di vita è una lettera della nostra lingua sacra.»
Nella stessa Menfi abita Sekhet, una delle più belle giovani della città al servizio della dea Sekhmet: figlia del notabile benestante Keku, supervisore dei granai reali e papabile candidato a ministro dell’Economia. Intelligente e appassionata di studi medici, Sekhet è alla ricerca dell’amore sincero, motivo per cui ha già respinto parecchi “maschi cacciatori” interessati piuttosto alle ricchezze della sua famiglia che ad un sentimento semplice e puro. Tra i pretendenti, lo stesso generale Ramesse non fa che ribadire il forte desiderio di averla al suo fianco. Di una cosa, però, Sekhet è profondamente sicura: del suo odio per i militari, per cui mai avrebbe sposato Ramesse, troppo abituato ad ottenere ciò che desidera con la forza.
Proseguendo per la sua strada, lo sguardo sicuro, travolgente di Sekhet incrocerà gli occhi timidi e dolci di Setna…
«Lo sguardo di Setna era cambiato. Si era fatto intenso, lasciando trapelare la profondità dei suoi sentimenti.»
L’equilibrio narrativo si spezza improvvisamente per causa di un evento fatale: un mago nero, con un potente incantesimo malvagio, ha violato un’antica tomba nascosta, un vaso dal contenuto davvero troppo speciale e pericoloso per essere nuovamente in circolazione.
La forza reale inizia a vacillare, tutto è sull’orlo del precipizio.
Sull’intero Egitto rischia di abbattersi una tremenda maledizione, se il vaso non sarà riportato nel luogo originario.
Prendono il via le indagini della polizia e dei massimi funzionari del paese, alla ricerca della misteriosa figura che, appellandosi alle forze oscure, ha invocato il trionfo del male.
Chi può desiderare una disgrazia simile? Perché schierarsi dalla parte del male?
Iniziando a dubitare di tutti, Setna inizierà la ricerca della verità da solo, soprattutto nel delicato momento in cui a rischiare la vita sarà Sekhet.
«Se il Male oltrepassa questa frontiera, il nostro mondo verrà distrutto.»
È un ritorno di fiamma quello di Christian Jacq, un giallo magistralmente composto nell’orizzonte antico di una civiltà dalle mille sfumature, molte delle quali inaspettate e originali. Uno spaccato storico e culturale degno di uno dei massimi esperti del settore: pagine che raccontano lo stile di vita del tempo e le abitudini sociali, le strategie di potere, gli intrighi della corte del Faraone che riportano spaventosamente alla modernità, l’energia di una trama coinvolgente.
Una scrittura semplice ed incisiva, scorrevole e diretta, sempre pronta a riportare l’attenzione sui fatti, lontana da qualsiasi vanità ornamentale. Ingredienti sceltissimi per una ricetta perfetta.
Sicuramente un riuscitissimo inizio di saga che fa già sognare il secondo episodio.