Il Maledetto United, di David Peace
Non sono molti i romanzi che narrano di vicende sportive, soprattutto se ispirati a fatti realmente accaduti, che risultino davvero ben riusciti: Il Maledetto United di David Peace, a mio avviso, è uno dei più bei romanzi mai scritti sul calcio. Inoltre, è un libro godibilissimo anche per chi sia completamente ignorante in materia, pertanto non occorre essere esperti di calcio inglese, tantomeno di quello degli anni ’70.
La trama
Interrotta la carriera di calciatore in seguito ad un grave infortunio, Brian Clough intraprende quella di allenatore. Seppur giovanissimo, Clough ottiene in breve tempo ottimi risultati con il Derby County, portandolo in sole due stagioni dalla promozione in First Division alla vittoria del campionato inglese. Nell’estate del 1974 passa al Leeds United, squadra tra le più forti del calcio inglese dell’epoca nonché fresca vincitrice del campionato.
Il romanzo parte da qui.
Nel ’74 Don Revie va ad allenare la nazionale, e inaspettatamente il Leeds offre la panchina a Clough, che altrettanto incomprensibilmente la accetta. Il Leeds United è la migliore squadra del momento, ma il fatto è che la squadra è profondamente detestata dal suo nuovo allenatore.
Clough infatti detesta i giocatori, che ha più volte criticato per la loro scorrettezza in campo. La squadra è forte, certo, ma i giocatori sono arroganti e viziati, pronti ad usare ogni mezzo per vincere le partite. E poi detesta Don Revie, il precedente allenatore dello United, con cui la rivalità si è oltremodo esasperata negli anni in cui lui è alla guida del Derby County. I due non hanno perso occasione per punzecchiarsi, e Clough non ha mai risparmiato critiche al gioco che reputa disonesto della squadra di Revie.
E poi, c’è sempre quella mano che Revie rifiutò di stringere ad un giovanissimo Clough, quando per lui era ancora un idolo: da quel momento batterlo e diventare meglio di lui diverrà la sua ossessione.
Nonostante odi quella squadra, ne odi i giocatori, odi Don Revie e il suo fantasma che ancora aleggia negli spogliatoi, accetta l’incarico per cancellare la memoria del suo predecessore, per dimostrare che lui è il migliore, soprattutto che lui è capace di vincere non giocando sporco. Vuole cambiare i giocatori, e appena arrivato li accusa apertamente di aver vinto tutto quello che hanno vinto giocando scorrettamente, e tenterà di imporre loro la sua mentalità e la sua disciplina, oltre ad un nuovo sistema di gioco.
Il mio Leeds United: saremo onesti e sinceri, giocheremo con eleganza e con humour, vinceremo con stile ma vinceremo nel modo “giusto” e ci conquisteremo l’ammirazione dei tifosi del Liverpool, dei tifosi dell’Arsenal e dei tifosi del Derby, dei tifosi del Tottenham e del Birmigham.
Non ce la farà. L’esonero è inevitabile, Clough rimarrà sulla panchina del Leeds United soltanto 44 giorni e questo romanzo scritto splendidamente li racconta, incrociando gli eventi di quelle poche settimane con frequenti flashback che ripercorrono la sua vita di allenatore. Un grandissimo allenatore, che dopo il fallimento di Leeds andò al Nottingham Forest e ci restò per diciotto anni, vincendo due Coppe dei Campioni.
L’autore
David Peace è considerato uno dei maggiori autori inglesi di romanzi noir. Conosciuto in particolare per la quadrilogia Red Riding Quartet, sovente paragonato a James Ellroy, dà qui prova di notevole abilità stilistica nel raccontare le ossessioni e i sogni di Brian Clough, uno dei più grandi allenatori della storia del calcio. Successivamente a questo romanzo non ha abbandonato il mondo del calcio, dando alle stampe Red or Dead, sul Liverpool degli anni ’70 e sul suo allenatore Bill Shankly.
Da Il Maledetto United nel 2009 è stato tratto il film omonimo, diretto da Tom Hooper e con Michael Sheen nelle vesti di Brian Clough.